ALLARME PENSIONI

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Amara sorpresa sulle pensioni. Occhio all’assegno di gennaio

(Articolo di Federico Giuliani – Fonte: www.ilgiornale.it)

In vista del 2021 non ci sarà alcun aumento delle pensioni. Il tasso di rivalutazione degli assegni previdenziali per il prossimo anno dovrebbe essere pari allo 0,0%

La speranza di assistere a un incremento dei trattamenti pensionistici è evaporata come neve al sole. Le notizie che arrivano dall’Istat, infatti, non promettono niente di buono. I dati anticipati parlano di un tasso di rivalutazione degli assegni previdenziali per il prossimo anno che dovrebbe essere pari allo 0,0%.

Aumento bloccato

Come ha sottolineato il portale quifinanza.it, nel caso in cui il tasso di sostituzione dovesse tagliare le pensioni future, scatterebbe inevitabilmente il blocco relativo all’aumento Istat riguardante il 2021 per i trattamenti attualmente in essere. Detto altrimenti: a gennaio erano previsti aumenti proporzionali all’inflazione rilevata dall’Istituto di statistica nazionale. Ma le previsioni non sono affatto rosee.

Funziona così: a dicembre, come ogni anno, il governo determina il valore degli aumenti delle pensioni in relazione all’inflazione rilevata dall’Istat. Dopo di che l’esecutivo inserisce l’eventuale incremento (provvisorio) nella legge di Bilancio che influirà sugli assegni inerenti all’anno successivo. Per il 2021 ci si aspettava un aumento pari allo 0,40% (0,16% per le pensioni superiori di quattro volte al trattamento minimo). Ebbene, il citato tasso di rivalutazione degli assegni pensionistici per il 2021 potrebbe essere pari allo 0,0%. Dunque, niente aumento di alcun tipo.

Il concetto di perequazione

Per capire il perché bisogna spiegare il concetto di perequazione, ovvero quello strumento necessario per mantenere invariato il potere d’acquisto. Gli aumenti non devono essere considerati incrementi della retribuzione, bensì una sorta di tutela dal rischio inflazione. In altre parole, senza perequazione le pensioni perderebbero valore anno dopo anno.

Da questo punto di vista il sistema di calcolo prevede per legge una rivalutazione del 100% dell’inflazione per gli assegni pensionistici fino al quadruplo del trattamento minimo. Va da sé che la rivalutazione scenderà di pari passo con l’aumentare dell’assegno. In ogni caso, la perequazione viene calcolata sulla base dell’indice Istat, dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. L’indice provvisorio si trasforma poi in indice di variazione definitiva da conguagliare all’inizio di ogni

L’unica consolazione per i pensionati italiani arriva dalla conferma della tredicesima mensilità anche per il mese di dicembre 2020. Infine bisogna segnalare che i pensionati vedranno conteggiato sul proprio cedolino anche il bonus di 155 euro.

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SCADENZA BONUS € 1.000

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Domanda bonus 1.000 euro, si avvicina la scadenza: quali sono i lavoratori interessati?

Domanda bonus 1.000 euro, si avvicina la scadenza: quali sono i lavoratori interessati?

(Articolo di Rosy D’Elia – Fonte: www.informazionefiscale.it)

Domanda bonus 1.000 euro, nel calendario del mese una doppia scadenza: il primo appuntamento è fissato al 13 novembre 2020, termine ultimo per richiedere l’indennità una tantum prevista dal Decreto Agosto, mentre la seconda data da cerchiare in rosso è il 30 novembre e segna, invece, l’ultimo giorno utile per accedere alle somme stanziate con il Decreto Ristori.

La tabella di marcia è contenuta nel DL numero 137 del 28 ottobre 2020, ma è necessaria una precisazione: nel primo caso, indennità del DL Agosto, il servizio online INPS per inoltrare la richiesta è attivo dal 26 ottobre 2020, mentre nel secondo la procedura telematica non è ancora disponibile.

Dai lavoratori dello spettacolo a quelli del turismo, passando per gli autonomi particolarmente danneggiati dall’emergenza coronavirus, la platea di lavoratori destinatari dei due bonus 1.000 euro è ampia. Ma non tutti devono presentare domanda.

In entrambi i casi si applica il meccanismo consolidato dall’inizio dell’emergenza:

  1. chi ha già ottenuto altre misure di sostegno simili riceve l’indennità automaticamente;
  2. chi lo deve ricevere per la prima volta deve presentare un’apposita domanda all’INPS.

Domanda bonus 1.000 euro in scadenza il 13 novembre: quali sono i lavoratori interessati?

Andando in ordine cronologico, la prima e imminente scadenza è quella del 13 novembre e riguarda il bonus 1.000 euro previsto dall’articolo 9 del DL numero 104 del 2020, il Decreto Agosto.

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Domanda bonus 1.000 euro in scadenza il 30 novembre: quali sono i lavoratori interessati?

Lo stesso testo del DL numero 137 del 2020 ha introdotto, all’articolo 15, anche un nuovo bonus 1.000 euro per alcune categorie di lavoratori particolarmente colpiti dalle restrizioni del DPCM del 24 ottobre 2020.

Di seguito un riepilogo della platea di destinatari e della misura di sostegno a cui si ha diritto.

Con la notizia del 26 ottobre, l’INPS ha dato il via alla domanda di accesso all’indennità una tantum destinata alle seguenti categorie di lavoratori:

  1. stagionali o lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  2. stagionali di settori diversi dal turismo e dagli stabilimenti termali;
  3. intermittenti;
  4. autonomi occasionali;
  5. incaricati di vendita a domicilio;
  6. lavoratori dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 35.000 euro;
  7. lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 50.000 euro;
  8. lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.

Nel frattempo il Decreto Ristori ha stabilito la tabella di marcia da rispettare per l’accesso a una serie di prestazioni e ha indicato il 13 novembre 2020 come il termine per richiedere l’indennità Covid-19 onnicomprensiva per alcune categorie di lavoratori.

“Dal 14 novembre 2020, pertanto, non sarà più possibile inviare le domande”, si legge sul portale istituzionale.

In questo caso la data di scadenza è fissata al 30 novembre 2020, come si legge nel testo del Decreto Ristori:

“La domanda per le indennità di cui ai commi 2,3, 5 e 6 è presentata all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) entro il 30 novembre 2020 tramite modello di domanda predisposto dal medesimo Istituto e presentato secondo le modalità stabilite dallo stesso”.

Sul bonus 1.000 euro del Decreto Ristori, però, bisogna sottolineare che non risulta ancora attiva sul portale INPS ad oggi, 11 novembre, la procedura per richiedere l’ultima indennità introdotta.

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