(Articolo scritto da Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)
I social network non censurano i profili dei dittatori e degli integralisti islamici, ma censurano Trump.
L’offensiva del pensiero unico avanza inesorabile, pensando di silenziare un malessere devastante di cui la figura politica di Trump ne è l’effetto e non la causa.
O forse quei poteri che oggi vogliono censurare e obliterare il dissenso, in realtà vogliono solo fomentarlo indirettamente, provocandolo con queste restrizioni staliniste, affinché possano provocare un’azione, per poi giustificare la loro reazione (come è accaduto con il blando intervento della polizia di Capitol Hill, che aveva persino rifiutato l’intervento della guardia nazionale, durante la manifestazione pro Trump e la successiva invasione del Campidoglio da parte di una minoranza violenta dei manifestanti….).
Per la serie creo prima il problema per poi essere giustificato a risolverlo……