TRIBUTARIO: PROSPETTIVE FUTURE, ROTTAMAZIONE QUINQUIES

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Rottamazione quinquies: le novità allo studio del Governo nella Legge di Bilancio 2026

Nel Consiglio dei Ministri del 14 ottobre 2025 è stato affrontato il tema della Legge di Bilancio 2026, con particolare attenzione alla nuova edizione della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, la cosiddetta Rottamazione quinquies.
Sebbene sarà necessario un ulteriore Cdm per l’approvazione del disegno di legge della manovra, alcune linee guida della misura sono già state condivise dalle componenti di Governo.

1. Un intervento vincolato ai parametri di finanza pubblica

Il primo elemento di certezza riguarda l’ancoraggio della nuova rottamazione ai vincoli di finanza pubblica: ogni agevolazione dovrà essere calibrata in modo da non compromettere gli equilibri di bilancio.
Si punta quindi a una misura selettiva e sostenibile, destinata a un numero limitato di contribuenti effettivamente in difficoltà.

2. Platea dei beneficiari: esclusi i “rottamatori seriali”

Una delle ipotesi più solide è quella di escludere i cosiddetti “rottamatori seriali”, ovvero coloro che hanno già usufruito di precedenti sanatorie senza poi rispettarne integralmente gli impegni.
La misura mira invece a tutelare chi, pur avendo dichiarato correttamente le imposte dovute al Fisco o all’INPS, non è riuscito a versarle per difficoltà economiche o per errori di pagamento.

3. Ambito applicativo: avvisi bonari e controlli formali

La Rottamazione quinquies dovrebbe riguardare in particolare i debiti emersi da:

  • avvisi bonari derivanti da controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni;
  • liquidazioni di imposte risultanti dalle dichiarazioni ma non versate correttamente tramite modello F24;
  • situazioni in cui il contribuente sia stato chiamato a fornire documentazione a supporto di spese detraibili o deducibili.

In questa prospettiva, la nuova rottamazione si configurerebbe come una sanatoria “mirata”, volta a regolarizzare solo posizioni di contribuibili “in buona fede”.

4. Rateizzazione lunga e nuove regole sulla decadenza

Tra le ipotesi più accreditate figura la possibilità di un piano di rateizzazione fino a 108 rate mensili, equivalenti a 9 anni, per i debiti di maggiore entità.
Per gli importi più ridotti, il periodo di dilazione sarebbe proporzionalmente inferiore.

Sarebbe inoltre eliminata la maxi rata iniziale e esclusi i tributi locali (IMU, TARI, ecc.) dal perimetro della definizione agevolata.
Quanto alla decadenza, la nuova versione introdurrebbe una maggiore flessibilità: non più dopo una sola rata non pagata, ma dopo almeno due rate consecutive omesse.

5. Rata minima e soglia di accesso

Le bozze in lavorazione prevedono l’introduzione di una rata minima di 100 euro, al fine di evitare micropagamenti che risulterebbero antieconomici per l’amministrazione.
Per i debiti fino a 5.000 euro, il piano di pagamento dovrebbe essere più contenuto e parametrato sull’importo complessivo dovuto.

6. Prossimi passi

La misura è ancora oggetto di confronto tra il Ministero dell’Economia, l’Agenzia delle Entrate e Palazzo Chigi.
Il prossimo Consiglio dei Ministri sarà decisivo per la presentazione del testo definitivo del disegno di legge di Bilancio 2026, che conterrà anche la disciplina dettagliata della Rottamazione quinquies.


Pertanto, di tutto ciò ne parliamo con l’Avv. Mario Gallo, esperto in Diritto Tributario nella nuova puntata di Societas, intitolata “Risvolti futuri del Diritto Tributario“.

Digitare il seguente link per la visione della puntata completa:

Societas – “Risvolti futuri del Diritto Tributario

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STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
Piazza Giuseppe Mazzini, 27 – 00195 – Roma

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Avv. F. V. Bonanni Saraceno

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