PROROGA BONUS € 1.000 – DL RISTORI QUATER

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🥇 Decreto Legge "Ristori quater": il comunicato stampa del CdM

(Articolo di Rosy D’Elia – LEGGI E PRASSI – www.informazionefiscale.it)

Domanda bonus 1.000 euro DL Ristori quater, proroga della scadenza al 31 dicembre

Domanda bonus 1.000 euro DL Ristori quater, dall’INPS arriva la proroga della scadenza al 31 dicembre a un giorno dal termine fissato dal testo del provvedimento. La notizia è contenuta nella circolare numero 146 del 14 dicembre 2020 che riepiloga anche i requisiti a cui devono rispondere i lavoratori interessati per ottenere l’indennità. Il rebus di date si fa sempre più complesso.

15 DICEMBRE 2020Domanda bonus 1.000 euro DL Ristori quater, proroga della scadenza al 31 dicembreSPONSORIZZATODA ADVERTISING PARTNERVideo Sponsorizzato

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Domanda bonus 1.000 euro DL Ristori quater, a un passo dalla scadenza arriva la proroga INPS: i lavoratori stagionali, dello spettacolo e del turismo che non hanno richiesto le somme in precedenza hanno tempo fino al 31 dicembre 2020.

D’altronde il testo del DL numero 157 del 30 novembre 2020 indicava il 15 dicembre 2020 come termine ultimo per le richieste, ma l’Istituto non ha ancora attivato il servizio online necessario per inviare la domanda di accesso al bonus 1.000 euro.

La notizia della proroga della scadenza, prevedibile fin dall’inizio nonostante le conferme dell’Istituto stesso, è arrivata con la circolare numero 146 del 14 dicembre 2020.

In ogni caso oggi, 15 dicembre, resta l’ultima data utile per richiedere le somme stanziate dal Decreto Agosto per le stesse categorie di lavoratori.

Il rebus della tabella di marcia da rispettare per beneficiare delle indennità previste dalla scorsa estate si fa sempre più complesso: una panoramica sul calendario.

Domanda bonus 1.000 euro DL Ristori quater, proroga della scadenza al 31 dicembre

Dopo il Decreto Agosto e il primo Decreto Ristori, il decreto-legge 30 novembre 2020, n. 157, all’articolo 9 ha previsto una nuova tranche del bonus 1.000 euro dedicato alle seguenti categorie di destinatari:

  • i lavoratori stagionali e i lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • i lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
  • i lavoratori intermittenti;
  • i lavoratori autonomi occasionali;
  • i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio;
  • i lavoratori dello spettacolo;
  • i lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.

Tutti i requisiti per categoria di lavoratori nel testo della circolare INPS numero 146 del 2020.INPS – Circolare numero 146 del 14 dicembre 2020Decreto-legge 30 novembre 2020, n. 157, recante “Ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Indennità una tantum e indennità onnicomprensiva finalizzate al sostegno di alcune categorie di lavoratori le cui attività lavorative sono state colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.

Come per le altre erogazioni, l’accesso all’ultima tornata di indennità segue un doppio binario:

  • i lavoratori che hanno già beneficiato del bonus 1.000 euro del Decreto Ristori non devono presentare alcuna domanda;
  • tutti gli altri che hanno i requisiti per richiederlo devono procedere con la domanda all’INPS utilizzando il servizio online dedicato.

Tra le diverse novità introdotte, il Decreto Ristori quater ha anche riaperto le domande per l’accesso all’indennità una tantum del Decreto Agosto fissando come nuova scadenza il 15 dicembre 2020. Il testo, inoltre, indicava la stessa data anche per la richiesta della nuova tranche del bonus 1.000 euro.

Con la circolare numero 146 del 14 dicembre 2020, come già accaduto per le date del primo Decreto Ristori, l’INPS cambia la tabella di marcia e stabilisce una proroga per le domande del bonus 1.000 euro concesso nell’ambito del Decreto Ristori quater al 31 dicembre 2020.

Si ridefinisce ancora una volta il calendario come segue.

Bonus 1.000 euro lavoratori autonomi, stagionali, spettacolo e turismoScadenzaServizio attivo
Articolo 9 DL 104 del 2020, Decreto Agosto15 dicembre 2020 (riapertura dopo la scadenza del 13 novembre 2020)Servizio online attivato, chiuso e poi riaperto in seguito alle novità del Decreto Ristori quater
Articolo 15 DL numero 137 del 2020, Decreto Ristori18 dicembre 2020 (inizialmente fissata al 30 novembre 2020)Servizio online attivo dal 30 novembre
Articolo 9 DL numero 157 del 2020, Decreto Ristori quater31 dicembre 2020 (inizialmente previsto per il 15 dicembre 2020)Servizio non ancora attivo

Resta, quindi, invariato il termine ultimo per le domande di accesso all’indennità del Decreto Agosto.

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L’ITALIA A PICCO NEL SUO DEBITO

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Mentre la nostra classe politica persevera volutamente a non vedere la “trave” per occuparsi solamente delle “pagliuzze”, il sistema Italia cala a picco verso una deriva di fallimento strutturale ed economico (forse) senza possibilità di recupero, almeno nel medio termine.

Una nazione anagraficamente sempre più anziana, con il tasso di natalità più basso d’Europa ed un sistema pensionistico alquanto precario, non può che far seriamente preoccupare riguardo al suo futuro.

L’attuale pandemia ha contribuito in modo rilevante a far aumentare la spesa pubblica in modo esponenziale, con restrizioni che hanno compromesso il sistema economico e imprenditoriale.

I dati economici e strutturali dell’Italia sono quelli di una nazione in guerra, con la differenza che la guerra distrugge un sistema, mentre quello italiano ristagna mantenendo le sue annose dinamiche di sprechi e di corruzioni.

Il dato più eclatante di questa ripida discesa economica e anche sociale è l’aumento progressivo ed irrefrenabile del debito pubblico dell’ex grande potenza Italia, ormai ridotta ad essere la terra di nessuno o lido di scarico di traffico umano da parte degli scafisti e di chi sta dietro di loro.

Infatti l’unica crescita che oggi riesce a vantare l’Italia è quella dell’aumento dell’indebitamento pubblico della Pubblica Amministrazione, aumentato di 3,2 miliardi  di euro rispetto al mese precedente, arrivando a toccare la soglia di 2.587 miliardi di euro.

Eppure sembra che alla nostra classe politica tutto questo sembra marginale, si parla di rimpasti governativi, di come presentarsi alle prossime elezioni, insomma di tutto ciò che riguarda la gestione ordinaria della nostra politica, indifferente totalmente ad affrontare la gestione dei problemi straordinari che affossano l’Italia e la sua economia, come a dire….. “tutto va bene madama la marchesa”.

(Articolo di Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)

Come il debito pubblico italiano è esploso dal 2006 in cifre -  InvestireOggi.it

Di seguito, a tal proposito, vi invito a leggere questo articolo.

IL DEBITO PUBBLICO CORRE A RITMI RECORD

(Articolo di Violetta Silvestri – Fonte: www.money.it)

Italia nella morsa del debito pubblico.

Cresce ancora e si posiziona su un nuovo livello record l’indebitamento dello Stato.

A confermare il trend, piuttosto prevedibile con l’emergenza economica della pandemia, gli ultimi dati della Banca d’Italia.

A quanto ammonta il debito pubblico italiano del mese di ottobre?

Italia: il debito pubblico aumenta ancora

Nuovo triste record per il debito pubblico italiano rilevato da Bankitalia.

Da via Nazionale sono giunti i risultati di ottobre, che hanno messo in evidenza quanto l’indebitamento di Stato stia crescendo a dismisura negli ultimi mesi, spinto dalla crisi pandemica.

Gli interventi straordinari e urgenti che il Governo ha dovuto adottare per arginare il grave impatto di epidemia e lockdown stanno lasciando il segno nei conti pubblici.

Secondo i dati di ottobre, quindi, è stato raggiunto un nuovo record: l’indebitamento nazionale detenuto dalle Amminstrazioni pubbliche ha toccato i 2.587 miliardi di euro, crescendo di 3,2 miliardi rispetto al mese precedente.

Nel dettaglio, Bankitalia ha evidenziato l’andamento del debito nelle varie sottocategorie:

  • Amministrazioni centrali: +3,4 miliardi;
  • Amministrazioni locali: -0,2 miliardi;
  • Enti di previdenza: stabile

La vita media residua del debito si è attestata a 7,4 anni, in crescita rispetto ai 7,2 della rilevazione precedente.

In diminuzione, infine, le entrate tributarie conteggiate nel bilancio dello Stato: 33 miliardi di euro il valore a fine ottobre, in calo del 15,5% rispetto allo stesso mese 2019. Nel periodo gennaio-ottobre 2020 gli incassi da imposte sono stati del valore di 321,1 miliardi (-6,7% in confronto al 2019).

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