CARLO COTTARELLI NON PREVEDE UN SUO INCARICO COME PREMIER

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Carlo Cottarelli - Wikipedia

Vi riporto di seguito un’interessante analisi di Carlo Cottarelli, riportata dal sito-web https://www.huffingtonpost.it/entry/cottarelli-tocca-a-me-chi-ci-crede-sara-deluso-conte-ter-unica-soluzione_it_601113fac5b61cb9534f9ec1?utm_hp_ref=it-homepage

“Chi spera in un governo guidato da me resterà deluso. Perché la soluzione è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l’ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni”. Così Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, in una intervista a ‘La Stampa’.

Le priorità, dice, sono altre rispetto a un “tira e molla” che “sta rallentando” la missione chiave del Paese: approvare un Recovery Plan e mettere in campo “alcune delle riforme che necessarie al Paese per portare la crescita a quel 2% l’anno che ci consentirebbe di recuperare il tempo perduto”.

Quanto alle previsioni del Fmi, i numeri, dice, “non mi sorprendono. Il 2020 si chiuderà con un calo del 9 per cento, più o meno quanto previsto dal governo. Forse Washington era stata troppo pessimista, perché le ultime stime erano uscite prima dei dati del terzo trimestre. Il 2021 è un caso pò diverso. Il Tesoro aveva previsto una crescita del 6%, ma senza la seconda ondata. Ora la situazione è peggiorata”.

In Europa c’è forte preoccupazione sul Recovery Plan italiano. “Penso che i soldi ce li daranno comunque, l’Unione europea farà osservazioni ma il piano sarà approvato. Il problema riguarda il periodo successivo, è sull’esecuzione che vedo incertezze” afferma.

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ESCLUSIVA: TROVATO IL FARMACO ANTI COVID-19, IL TERRORE E’ FINALMENTE FINITO

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(Articolo di Fabrizio V. Bonanni Saraceno)

Legault invites Quebecers with COVID-19 to take part in Montreal-led  clinical trial | CTV News
Montreal Heart Institute (MHI): scopre l’efficacia anti Covid-19 del farmaco colchicina.

Secondo uno studio scientificamente accertato, è stato finalmente trovato un farmaco antiinfiammatorio, peraltro molto economico, ossia la colchicina, per curare efficacemente i contagiati di Covid-19, riducendo i ricoveri del 25% e riducendo l’utilizzo della ventilazione meccanica del 50%, ma il dato più rilevante è che l’utilizzo di questo farmaco riduce i decessi per Covid-19 del 44%.

La colchicina sarebbe il primo farmaco orale da utilizzare per il trattamento di pazienti non ospedalizzati con Covid-19”.

Questa scoperta scientifica, se non verrà osteggiata o peggio ancora occultata dal cartello delle lobbies farmaceutiche, permetterà di ridurre drasticamente sia l’indice dei contagi, sia i malati e quindi decongestionare gli ospedali ormai saturi di ricoveri e soprattutto di ridurre il tasso di mortalità, consentendo ai vari Governi nazionali di ripristinare lo stato di diritto, compromesso dai lockdown decretati molto spesso con degli iter legislativi incostituzionali (Governo Conte docet) e quindi ci sarebbe il ripristino dei diritti costituzionali, come la libertà di circolazione e la libertà economica, permettendo in tal modo di risollevare le loro penalizzate economie ed il loro Pil.

L’istituto di cardiologia canadese Montreal Heart Institute (MHI), grazie ad uno studio randomizzato e quindi senza contatto, condotto in Sud Africa, in Sud America, negli Usa, in Canada e in Europa, chiamato Colcorona, ha testato l’efficacia del farmaco a base di colchicina su 4159 pazienti, risultati positivi al Covid-19 dopo aver effettuato un test Pcr naso-faringeo, il tampone più affidabile in circolazione, ossia quello molecolare.

Dalla somministrazione di questo farmaco si è accertata la  riduzione statisticamente significativa del rischio di morte e ospedalizzazione.

Come riporta l’articolo di Antonio Amorosi su www.affaritaliani.it:

Le ‘tempeste citochiniche’ sono una delle cause principali che portano i pazienti colpiti da Covid-19 alla morte. Sono reazioni esageratamente violente delle difese immunitarie che, anziché proteggere dal virus, attaccano tutti gli organi del paziente, fino ad ucciderlo. “La colchicina agisce bloccando l’attivazione dell’inflammasoma (che porta alle febbri e al danno sugli organi, ndr)”, avevano spiegato, già a giugno, i medici del San Raffaele di Milano testando il farmaco con ottimi risultati, “impedendo l’eccessivo accumulo di cellule infiammatorie nei tessuti, e, secondo alcuni studi, ostacolando l’ingresso del virus nelle cellule”.

“La nostra ricerca mostra l’efficacia del trattamento con la colchicina nel prevenire il fenomeno della ‘tempesta di citochine’ e ridurre le complicazioni associate a Covid-19″, ha affermato il dottor Jean-Claude Tardif, direttore del MHI Research Center, professore di medicina presso l’Université de Montréal e Principal Investigator dello studio Colcorona.

“Siamo lieti di offrire il primo farmaco orale al mondo il cui uso potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica e potenzialmente prevenire le complicanze del Covid-19 per milioni di pazienti”, ha detto Tardif.

Il trattamento medico a base di colchicina, una volta accertato il contagio tramite tampone, riduce il rischio di incorrere in gravi complicanze per i soggetti più fragili o con patologie pregresse, evitando di conseguenza il loro ricovero e quindi la loro ospedalizzazione.

Come riporta sempre il giornalista Antonio Amorosi su www.affaritaliani.it,:

nel giugno scorso il dottor Moreno Tresoldi del San Raffaele aveva spiegato: “Sebbene siano necessari studi di dimensione maggiore per confermare questi risultati, la nostra esperienza solleva spunti di riflessione importanti in termini di strategie terapeutiche e di politiche sanitarie”. Ora lo studio c’è, l’hanno fatto i canadesi. Il farmaco è già diffuso in tutti i Paesi del mondo, somministrato oralmente e a basso costo, per curare la gotta, le pericarditi croniche e le malattie auto-infiammatorie caratterizzate da febbri periodiche, come la febbre mediterranea familiare. La colchicina è una molecola prontamente disponibile per il trattamento di Covid 19. Consapevoli di questo la prescrizione di colchicina ai pazienti potrebbe aiutare loro, alleviare i problemi di congestione ospedaliera, ridurre i costi sanitari in tutto il mondo e farci tornare ad una quasi normalità.

“Il nostro programma di ricerca innovativo dimostra anche che il Montreal Heart Institute può compiere rapidi progressi scientifici in un modo economicamente fattibile per i pazienti riutilizzando i farmaci esistenti”, ha continuato il dottore Jean-Claude Tardif.

Per le sue proprietà antinfiammatorie la colchicina è nota fin dall’antichità. E’ una molecola estratta dalle piante del genere Colchicum. 

Attualmente in Italia 60 compresse di colchicina costano 8,70 euro, iva compresa. Ogni compressa è di 1 milligrammo e la colchicina viene somministrata con dosi da 0,5 milligrammi. Quindi 120 somministrazioni costano 8.70 euro.

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RECOVERY PLAN, SPIEGATO IN SINTESI

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(Articolo scritto da Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)

La bozza del Recovery Plan Tabella per tabella - Economia - ANSA
L’Ue riserverà 210 miliardi di euro all’Italia, di cui 144,2 miliardi serviranno per finanziare nuovi progetti ed i restanti 65,7 miliardi finanzieranno i progetti in essere.

Il Consiglio dei Ministri di martedì 12 gennaio 2021, ha approvato la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR (testo in calce), che verrà inviato alla Camera e al Senato per essere approvato.

Con questo piano si attuerà il programma “Next Generation EU”, varato dall’UE per integrare il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 a causa delle conseguenze economiche e sociali del Covid-19.

Il Piano è strutturato su obiettivi di policy e interventi congiunti inerenti ai principali settori strategici condivisi dall’Unione europea e sono:

Secondo il Governo, questi investimenti permetteranno di innovare il sistema Italia dal punto di vista ecologico e digitale secondo i parametri e le finalità condivise con l’Ue, ossia:

  1. digitalizzazione e innovazione,
  2. transizione ecologica,
  3. inclusione sociale.

Gli obiettivi di innovazione che verranno perseguiti in modo trasversale sono:

  1. rafforzamento del ruolo della donna,
  2. contrasto alle discriminazioni di genere,
  3. accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani,
  4. riequilibrio territoriale,
  5. sviluppo del Mezzogiorno.

Il Piano si sviluppa su 6 missioni ed ognuna di essa rappresenta una “area tematica” diversa e specifica:

  1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  2. rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. istruzione e ricerca;
  5. inclusione e coesione;
  6. salute.

Le suddette missioni sono riassunte in 16 componenti, finalizzati a raggiungere gli obiettivi economico-sociali, secondo quanto è stato delineato dal Governo nella sua strategia, le 16 componenti si articolano in 47 linee di intervento per progetti omogenei e coerenti.

L’importo previsto per realizzare le 6 missioni del PNRR ammonta a circa 210 miliardi di euro, di cui 144,2 miliardi sovvenzioneranno “nuovi progetti”, mentre i restanti 65,7 miliardi saranno utilizzati per i “progetti in essere” i quali, essendo stati ricompresi nel PNRR, fruiranno di un’accelerazione dei profili temporali di realizzazione e di spesa.

Il Governo, con il PNRR si prefigge lo scopo di ottimizzare le risorse destinate agli investimenti pubblici, che ammontano ad oltre il 70%.

Il 21% delle risorse saranno utilizzate per finanziare gli incentivi al settore privato.

L’importo degli investimenti previsti per i nuovi progetti sono aumentati di circa 20 miliardi di euro, grazie all’utilizzo delle risorse nazionali del Fondo di sviluppo e coesione 2021/2027 ed essi sono:

  1. rete ferroviaria veloce,
  2. portualità integrata,
  3. trasporto locale sostenibile,
  4. banda larga e 5G,
  5. ciclo integrale dei rifiuti,
  6. infrastrutturazione sociale e sanitaria del Mezzogiorno.

I criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi sono stati utilizzati per strutturare gli investimenti, con maggiore impatto sull’economia e sul lavoro.

Inoltre sono stati definiti i “progetti in essere” ed i “nuovi progetti”.

Il primo 70 per cento delle sovvenzioni sarà utilizzato entro la fine del 2022 e speso entro la fine del 2023.

Il rimanente 30 per cento delle sovvenzioni sarà investito tra il 2023 e il 2025, con i prestiti totali che aumenteranno nel corso del tempo, in linea con l’obiettivo di mantenere un livello elevato di investimenti e altre spese, in confronto all’andamento tendenziale.

Nei primi tre anni, la maggior parte degli investimenti e dei “nuovi progetti” sarà sostenuta da sovvenzioni e tra il 2024-2026, viceversa, la quota maggiore dei finanziamenti per progetti aggiuntivi arriverà dai prestiti.

Nella tabella pubblicata sul portale del Governo è mostrata l’entità delle risorse che si prevede di utilizzare nelle sei missioni, con la divisione tra i progetti già in essere e nuovi. 

Secondo il Governo il PNRR impatterà avrà un impatto positivo sulle principali variabili macroeconomiche e sugli indicatori di inclusione, equità e sviluppo sostenibile, anche mediante i maggiori investimenti che realizzerà in modo diretto ed indiretto e tramite le innovazioni tecnologiche che renderà fattive e incentiverà.

Per quanto riguarda la Giustizia, lo stanziamento globale previsto per la sua innovazione organizzativa ammonta a 2 miliardi di euro, a cui si sommeranno le risorse complementari di 1 miliardo e 10 milioni di euro, connesse agli stanziamenti della Legge di Bilancio.

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ALLARME 2021: CON LA TERZA ONDATA DEL COVID-19 , GLI ANALISTI INTERNAZIONALI PREVEDONO ANCHE LA SECONDA RECESSIONE DELL’EUROZONA

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(Articolo scritto da Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)

Eurozona, l'allargamento può attendere. Almeno altri due anni per i  prossimi membri - Eunews
Eurozona in possibile recessione economica.

Il Covid-19 sta incrementando la crisi economica dell’Eurozona, per la la quale, nel 2021, è prevista una seconda recessione, a conferma di ciò vi sono le previsioni delle più importanti banche internazionali, con un segno negativo per il primo trimestre dell’anno.

A causa dei conseguenti problemi economici legati alla dilagante pandemia in corso, gli stati dell’Eurozona e la stessa Banca Centrale Europea, si stanno indebitando progressivamente.

Gli analisti delle maggiori banche internazionali prevedono un ribasso dell’economia europea e tali previsioni vanno ad aggiungerci alle preoccupazioni espresse dalla BCE nel bollettino di gennaio riguardo alla ripresa economica.

Bloomberg Economics prevede che l’Eurozona avrà una decrescita del 4% nel primo trimestre, mentre precedentemente prevedeva un’espansione dell’1,3%.

Invece la JP Morgan prevede una contrazione dell’1% e un’antecedente crescita attesa del 2%, e UBS, secondo cui, invece di un incremento del 2,4%, si farà fronte a un -0,4%.

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L’IMPOSSIBILITA’ DI CENSURARE IL DIFFUSO MALESSERE SOCIALE, SARA’ LA VERA CENSURA NEI CONFRONTI DEI CENSORI

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(Articolo scritto da Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)

L'immagine può contenere: una o più persone, il seguente testo "Donald J. Trump @realDonaldTrump 51 Following 88.7M Followers Account suspended DONALD TRUMP SOSPESO DAI SOCIAL Twitter suspends accounts that violate the Twitter Rules."
La dittatura del “pensiero unico” di Facebook.

I social network non censurano i profili dei dittatori e degli integralisti islamici, ma censurano Trump.

L’offensiva del pensiero unico avanza inesorabile, pensando di silenziare un malessere devastante di cui la figura politica di Trump ne è l’effetto e non la causa.

O forse quei poteri che oggi vogliono censurare e obliterare il dissenso, in realtà vogliono solo fomentarlo indirettamente, provocandolo con queste restrizioni staliniste, affinché possano provocare un’azione, per poi giustificare la loro reazione (come è accaduto con il blando intervento della polizia di Capitol Hill, che aveva persino rifiutato l’intervento della guardia nazionale, durante la manifestazione pro Trump e la successiva invasione del Campidoglio da parte di una minoranza violenta dei manifestanti….).

Per la serie creo prima il problema per poi essere giustificato a risolverlo……

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TOLTO TRUMP, RESTA IL MALESSERE SOCIALE DEGLI USA

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(Articolo scritto da Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)

Spari a Capitol Hill, colpita una donna, feriti anche agenti - Ultima Ora -  ANSA
Manifestazione popolare a Capitol Hill.

La fine dell’amministrazione Trump, non determinerà la fine del malessere sociale ed economico di una gran parte degli americani che Trump ha rappresentato e forse continuerà a rappresentare e che 4 anni fa lo fece vincere, ossia di quella middle-class progressivamente depauperata, nei decenni precedenti, dalle politiche a favore dell’industria finanziaria e a danno di quella manifatturiera.

Un malessere che è ormai radicato nella società statunitense e che sta portando a dei prodromi di guerra civile.

L’amministrazione Biden non potrà illudersi di aver risolto questo malessere sociale ed istituzionale, con l’eliminazione di Trump dalla presidenza, perché ciò che molti sedicenti politologi ed esperti non hanno ancora capito o fingono di non capire è che Trump non è stata la causa del malessere, ma l’effetto, il risultato elettorale e rappresentativo di quella società statunitense in serio disagio economico e sociale.

Ridurre l’importanza sociale della manifestazione a Capitol Hill di migliaia di americani arrivati dalla provincia profonda, con anziani e bambini presenti, non può essere ridotta ad una minoranza violenta e facinorosa, che a quanto risulta è stata agevolata nel suo delinquere all’interno del Campidoglio dalla negligenza della polizia presente.

Negli Stati Uniti, da qualche decennio si è sviluppata una progressiva profonda lacerazione dell’unità sociale e culturale che non si risolverà con l’anatema nei confronti di Trump e che anzi con la crisi economica derivante dall’attuale pandemia potrebbe portare a degli ulteriori disordini e disastri inimmaginabili.

Et posteris judicas….

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LESIONE DELL’INTERESSE LEGITTIMO E RESPONSABILITA’ EXTRA CONTRATTUALE DEL GOVERNO CONTE.

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(Articolo scritto da Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)

Risarcimento per lesione di interessi legittimi pretensivi e bene della  vita – Giurdanella.it
Ubi societas, ibi ius.

Il Governo Conte, secondo quanto è stato affermato recentemente nell”ordinanza 45986/2020 del Tribunale Civile di Roma, ha emanato dei dpcm illegittimi, che hanno causato un danno economico ad un commerciante, che per le restrizioni imposte in modo incostituzionale non ha potuto pagare il canone di affitto, ricevendo di conseguenza un ingiunzione di sfratto per morosità da parte del proprietario dell’immobile.

Da questa significativa sentenza, si delinea una letteratura giurisprudenziale, da cui si evince una responsabilità aquilana da parte del Governo Conte nei confronti di tutti coloro che hanno subito un danno economico e quindi patrimoniale dalle restrizioni imposte dall’attuale esecutivo in modo illegittimo.

Una responsabilità extra contrattuale derivante anche dalla lesione di un interesse legittimo, visto che il governo ha esercitato le sue funzioni di amministrazione pubblica in modo illegittimo, una conseguenza logico-giuridica derivante anche da quanto affermò, nella storica sentenza b.500 del 22/07/199 delle Sezioni Unite, la Cassazione Civile riguardo alla risarcibilità dell’interesse legittimo.

L’interesse legittimo è una situazione giuridica individuale che ha trovato riconoscimento nell’ordinamento italiano, grazie alla legge n. 5992/1889 e tale interesse consiste in una situazione giuridica soggettiva che comporta in capo al singolo il potere di sollecitare un controllo giudiziario in ordine al comportamento tenuto, correttamente o meno, dalla pubblica amministrazione.

Nel caso di specie, la lesione dell’interesse legittimo è causata dall’emanazione dei dpcm illegittimi da parte del Governo Conte e l’interesse legittimo al pari di quello di un diritto soggettivo o di altro interesse, giuridicamente rilevante, rientra nella fattispecie della responsabilità aquiliana ai fini della qualificazione del danno come ingiusto, che in questo caso è causato dal depauperamento delle condizioni economiche degli italiani, a causa delle restrizioni imposte dai suddetti incostituzionali dpcm.

Siccome per pervenire al risarcimento del danno è necessario che l’attività illegittima della Pubblica Amministrazione abbia determinato la lesione dell’interesse al bene della vita al quale l’interesse legittimo si collega, nel caso di specie si configura pienamente.

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GOVERNO CONTE: OFFENSIVA CONTRO LO STATO DI DIRITTO

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Oltre ad aver violato la Costituzione italiana con dei dpcm incostituzionali, l’attuale Governo cerca anche di ridimensionare il diritto penale.

(Articolo scritto da Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno)

Il "Decreto Semplificazioni" nelle slides del Governo - claai.info
Decreto Legge “Semplificazioni” 16 luglio 2020 n. 76.

L’attuale esecutivo, dopo aver ripetutamente violato la Costituzione italiana con dei dpcm incostituzionali (vedi ordinanza n. 45986/2020 del Tribunale Civile di Roma), minando in tal modo lo stato di diritto, a causa delle restrizioni della libertà di circolazione ed economica che hanno determinato un progressivo depauperamento economico degli italiani, dietro il pretesto di voler contrastare il fenomeno, frequente fra i funzionari pubblici, denominato “burocrazia difensiva”, ossia quella ritrosia e timore di assumere decisioni per promuovere attività di interesse pubblico, timore nascente dal pericolo di incorrere in conseguenze giudiziarie a proprio carico, ha emanato il Decreto Legge “Semplificazioni” 16 luglio 2020 n. 76.
Con tale decreto, il Governo ha legiferato delle modifiche in materia penale, ridimensionando la portata della fattispecie incriminatrice del reato di “abuso d’ufficio” ex art.323 c.p.
La suddetta modifica stabilisce che è configurabile il reato di abuso d’ufficio solo quando non vengono rispettate specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge.
Con questa riforma si esclude dalla fattispecie de quo l’inosservanza di norme di rango secondario, regolamentare e subprimario.
L’innovazione della nuova previsione normativa sussiste anche nel fatto che quantunque venisse volata la legge di rango primario, sarebbe comunque esclusa la fattispecie incriminatrice di abuso d’ufficio se dalla norma violata risultassero dei margini di discrezionalità in capo al funzionario pubblico.
Lo scopo di questa riforma è palesemente quello di contrastare la giurisprudenza penale prevalente (la quale prevede una limitazione rigida dell’eccesso di potere dei funzionari pubblici), privando di conseguenza il giudice penale di sindacare l’eventuale vizio di eccesso di potere compiuto dalla Pubblica Amministrazione.
Questa riforma finisce per depenalizzare, per giunta in modo retroattivo, anche le fattispecie criminose più gravi, che danneggiano l’interesse pubblico.
Questa politica rappresenta il proseguo di una pericolosa tendenza giuridico-culturale improntata sulla depenalizzazione, che è stata già avviata nei precedenti Governi di centrosinistra (come avvenne con D.Lgs. n.50/2016 – aggiunto ad opera del D.L. n. 32/2019, durante il Governo Gentiloni).

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