
Rassegna di giurisprudenza Cassazione 2025 – Civile e Penale
La rassegna delle più recenti sentenze della Corte di Cassazione (settembre 2025) in materia civile e penale: filiazione, gratuito patrocinio, riscossione esattoriale, risarcimento, divorzio e unioni civili, oltre a cause di non punibilità, recidiva ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Sezione Civile – Sentenze Cassazione 2025
Filiazione e obblighi dei genitori – Cass. civ., n. 25403/2025
Massima: I genitori devono adempiere ai loro obblighi verso i figli in proporzione alle rispettive sostanze e capacità lavorative.
Gratuito patrocinio e spese dei testimoni – Cass. civ., n. 25445/2025
Massima: Chi è ammesso al gratuito patrocinio è esonerato dalle spese processuali e dalle indennità e spese di viaggio spettanti ai testimoni.
Iscrizione ipotecaria e riscossione – Cass. civ., n. 25456/2025
Massima: La comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria non deve indicare gli immobili oggetto dell’eventuale esecuzione.
Accertamento tributario e percentuali di ricarico – Cass. civ., n. 25459/2025
Massima: Le percentuali di ricarico di un anno fiscale possono essere utilizzate anche per annualità precedenti o successive.
Risarcimento del danno e onere della prova – Cass. civ., n. 25467/2025
Massima: Spetta al danneggiato fornire elementi idonei a dimostrare la diminuzione del reddito per ottenere il risarcimento.
Divorzio e unioni civili: assegno divorzile – Cass. civ., n. 25495/2025
Massima: Anche nell’unione civile l’assegno divorzile si riconosce in caso di inadeguatezza dei mezzi del richiedente, con funzione assistenziale e perequativo-compensativa.
Sezione Penale – Sentenze Cassazione 2025
Cause di non punibilità e reati tributari – Cass. pen., n. 31134/2025
Massima: Non è retroattiva la legge che innalza la soglia di punibilità dei reati tributari: non si tratta di abolitio criminis.
Recidiva e patteggiamento – Cass. pen., n. 31233/2025
Massima: La declaratoria di estinzione del reato da patteggiamento è irretrattabile ai fini della recidiva, anche se emerge commissione entro il quinquennio.
Esercizio arbitrario delle proprie ragioni ed estorsione – Cass. pen., n. 31239/2025
Massima: Se il metodo mafioso è usato solo per fini del creditore, resta esercizio arbitrario; se il terzo agisce anche per fini propri, si configura estorsione.
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