LA DOTTRINA SCIENTIFICA DEL COVID E’ SEMPRE PIU’ UN’EGEMONIA CULTURALE GRAMSCIANA

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Mentre l’accondiscendente popolo italiano si tormenta rassegnato nella sua inerzia, ormai così terrorizzato dai quotidiani bollettini sanitario-allarmistici, il sottoscritto vi riporta il Barometro delle Libertà (Fonte: Istituto Bruno Leoni). Da cui si evince la drammatica e direi esiziale condizione di inconsapevole repressione delle libertà in cui si trova attualmente l’Italia, grazie agli incostituzionali ed autoritari decreti ministeriali del Governo Conte. Ovviamente “tutto va bene madama la marchesa“…..!

Come Gramsci fu il teorico di una nuova strategia per la conquista del potere utilizzando la cultura, con un’immensa opera di alfabetizzazione marxista, un apostolato di massa, per la conquista dei gangli vitali della società, con penetrazione e infiltramento, oggi il Governo Conte vuole plasmare le menti con il terrore sanitario giustificato da orde di virologi e scienziati in cerca di continua visibilità mediatica e in costante conflitto tra loro.

Come secondo quanto prevede la teoria gramsciana, si intende conquistare la sovrastruttura della società per abbattere la sua struttura, l’impalcatura economica.

Da qui la sua insistenza sociologica sull’idea che per garantire l’ordine sociale, per ragioni sanitarie, bisogna imporre una nuova dottrina culturale, quella secondo cui solo il Governo, avallato dall’inconfutabile verità scientifica (peraltro tenuta ben secretata) del CTS, può decidere il bene della nazione e quindi in virtù dell’emergenza che ormai è diventata ordinaria, il Governo può esautorare la sovranità popolare e la democrazia rappresentativa, auto delegandosi nel decretare, con atti ministeriali, il futuro economico e sociale dell’Italia .

Questa maggioranza, con il suo Governo, oltre ad esautorare il Parlamento, privandolo del suo potere legislativo, intende, in modo subdolo, utilizzare i comitati scientifici per giustificare l’eliminazione progressiva delle nostre libertà costituzionali e dei nostri diritti inviolabili e per distruggere il “borghese” ceto produttivo e le sue stampelle istituzionali, affinché si possa edificare la società “illuminata” dei tecnocrati, una nuova repubblica platonica che eroghi sovvenzioni alla classe media, affinché possa trasformarla da motore economico autonomo in suddita dipendente dell’elemosina dell’Esecutivo.

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