TRIBUTARIO: RECENTI PRONUNCE IN MATERIA FISCALE E COSTITUZIONALE PER L’INTERPRETAZIONE DELLE NORME TRIBUTARIE E IL RAPPORTO TRA GIUDICATO PENALE E PROCESSO TRIBUTARIO

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La recente giurisprudenza ha affrontato tematiche rilevanti in ambito tributario e costituzionale.

1. Efficacia della sentenza penale assolutoria nel processo tributario

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3800 del 2025, ha precisato l’ambito di applicazione dell’articolo 21-bis del D.Lgs. 74/2000, introdotto dal D.Lgs. 87/2024. Secondo tale pronuncia, la sentenza penale definitiva di assoluzione ha efficacia di giudicato nel processo tributario limitatamente alle sanzioni amministrative tributarie, senza influire sull’accertamento dell’imposta. Pertanto, l’assoluzione in sede penale rappresenta un elemento di prova che il giudice tributario valuta autonomamente, senza vincoli derivanti dal giudicato penale. 

2. Applicazione forfettaria della TOSAP per attività strumentali all’erogazione di servizi pubblici

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3860 del 2025, ha riconosciuto a Enel Produzione il diritto all’applicazione forfettaria della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP). La Corte ha stabilito che tale agevolazione si applica ai soggetti che svolgono attività strumentali all’erogazione di un pubblico servizio, riconoscendo la natura funzionale delle infrastrutture utilizzate da Enel Produzione per la fornitura di energia elettrica.

3. Inammissibilità della questione di legittimità costituzionale sull’ICI per enti religiosi

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 20 del 2025, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 7, comma 1, lettera i), del D.Lgs. 504/1992. La questione riguardava l’esenzione dall’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) per gli immobili destinati esclusivamente all’esercizio del culto. La Corte ha ritenuto che la disposizione in esame non violi i principi costituzionali, confermando l’esenzione per gli immobili utilizzati per finalità religiose. 

Queste pronunce delineano importanti orientamenti in materia fiscale e costituzionale, influenzando l’interpretazione delle norme tributarie e il rapporto tra giudicato penale e processo tributario.

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Per ulteriori approfondimenti su questo tema o sulle implicazioni pratiche potete contattare:

STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
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Tel+39 0673000227

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TRIBUTARIO: LA RIDUZIONE DEL 50% SI APPLICA SOLO ALL’IMMOBILE STORICO CHE INSISTE SU UN TERRENO VINCOLATO COME BENE CULTURALE

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La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 4305 del 2025, ha chiarito che la riduzione del 50% della base imponibile dell’IMU per gli immobili di interesse storico o artistico si applica solo se anche il terreno su cui l’immobile insiste è vincolato come bene culturale.

Principi chiave della pronuncia

1. Vincolo diretto sull’immobile e sul terreno

La riduzione IMU del 50% prevista dall’art. 10, comma 1, D.Lgs. 42/2004, si applica solo ai fabbricati dichiarati di interesse culturale. La Cassazione ha precisato che, affinché il beneficio si estenda, anche l’area su cui sorge l’immobile deve essere soggetta a vincolo diretto.

2. Esclusione del vincolo indiretto

L’ordinanza esclude l’agevolazione IMU per gli immobili che si trovano su terreni sottoposti a vincolo indiretto, cioè quando il vincolo riguarda solo la tutela del contesto paesaggistico o ambientale e non il bene in sé.

3. Obiettivo della norma

La ratio della disposizione è incentivare la conservazione del patrimonio storico-artistico. Tuttavia, la Cassazione ha ribadito che l’agevolazione fiscale è di stretta interpretazione e non può essere estesa a situazioni non espressamente previste dalla legge.

Implicazioni pratiche

• I proprietari di immobili di interesse storico devono verificare se anche il terreno su cui sorgono è espressamente vincolato per ottenere la riduzione IMU.

• L’assenza di un vincolo diretto sul terreno esclude l’agevolazione, anche se l’immobile è soggetto a tutela.

• Le amministrazioni comunali potrebbero intensificare i controlli per accertare l’effettiva spettanza del beneficio fiscale.

Questa pronuncia si inserisce in un filone giurisprudenziale che interpreta in modo restrittivo le agevolazioni tributarie per gli immobili di pregio storico, confermando l’importanza della verifica della documentazione vincolistica.

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Per ulteriori approfondimenti su questo tema o sulle implicazioni pratiche potete contattare:

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Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
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