DIRITTO DEL LAVORO (NUOVE FRONTIERE): NEURODIRITTI PER LA TUTELA DEI LAVORATORI DAL LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO A CAUSA DELLE NEUROTECNOLOGIE

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BCI (Brain – Computer Interfaces)

Il rischio di licenziamento illegittimo nell’era delle neurotecnologie: tra tutela dei diritti e nuove frontiere del diritto del lavoro

Introduzione

L’evoluzione delle neurotecnologie e l’applicazione di sistemi BCI (Brain – Computer Interfaces) nei luoghi di lavoro solleva interrogativi giuridici di enorme rilievo. La possibilità per i datori di lavoro di raccogliere ed elaborare dati neurali dei dipendenti, seppure con finalità dichiarate di sicurezza o produttività, apre scenari inediti che si intrecciano con i diritti fondamentali tutelati dalla CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) e con il diritto antidiscriminatorio.
In questo contesto, il licenziamento illegittimo rappresenta una delle conseguenze più critiche, capace di incidere direttamente sul diritto al lavoro e alla dignità personale. Lo Studio Legale Bonanni Saraceno analizza tali profili con un approccio integrato, unendo la prospettiva giuslavoristica a quella dei diritti fondamentali.


Neurotecnologie e sorveglianza occulta: il rischio di violazione della privacy

Un primo profilo da considerare è quello del monitoraggio occulto tramite BCI. Se un datore di lavoro dichiara di voler utilizzare il dispositivo per rilevare l’affaticamento, ma in realtà raccoglie dati ulteriori – come livelli di attenzione o stati emotivi – il rischio di un controllo illecito è concreto.

La giurisprudenza della Corte EDU, in particolare il caso Bărbulescu c. Romania (Ric. n. 61496/08), evidenzia come il monitoraggio del lavoratore, se non correttamente comunicato e proporzionato, possa configurare una violazione dell’art. 8 CEDU (diritto al rispetto della vita privata). In analogia, l’utilizzo di BCI senza adeguata informazione e consenso del dipendente potrebbe rendere il licenziamento basato su tali dati illegittimo, poiché fondato su prove raccolte in violazione dei diritti fondamentali.


Licenziamento e discriminazione algoritmica

Un ulteriore rischio è rappresentato dalla discriminazione indiretta derivante dall’uso di algoritmi di decodifica cerebrale. Gli studi scientifici evidenziano come tali sistemi possano produrre risultati distorti, soprattutto in relazione a categorie protette (es. etnia, genere, condizioni di salute mentale).

Si pensi al caso del cameriere escluso da una promozione perché ritenuto “più incline a perdere la calma” sulla base di dati BCI. In tali scenari, i principi dell’Equality Act 2010 (e, in Italia, quelli derivanti dal D.Lgs. 198/2006 e dal D.Lgs. 216/2003) possono costituire la base per un’azione legale per discriminazione, sebbene la prova richieda analisi tecnico-scientifiche complesse.


Lacune normative e onere di tutela

Il quadro normativo attuale appare insufficiente a prevenire gli abusi:

  • Le garanzie della CEDU operano solo ex post, ossia dopo il licenziamento.
  • Al lavoratore rimane spesso l’onere di dimettersi e ricorrere in giudizio, con costi e incertezze elevate.
  • La disciplina antidiscriminatoria offre strumenti utili, ma richiede perizie scientifiche costose per dimostrare il malfunzionamento degli algoritmi.

Il ruolo dello Studio Legale Bonanni Saraceno

Lo Studio Legale Bonanni Saraceno si distingue per la capacità di affrontare queste nuove frontiere del diritto del lavoro con un approccio multidisciplinare:

  • Tutela giudiziale del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo fondato su tecniche di monitoraggio neurale non proporzionate o non comunicate.
  • Azioni per discriminazione diretta e indiretta, anche mediante il supporto di perizie scientifiche di parte.
  • Consulenza preventiva alle imprese per adeguare le pratiche di monitoraggio ai principi della privacy, della trasparenza e della proporzionalità.

Grazie a un approccio che integra diritto del lavoro, diritto europeo dei diritti fondamentali e diritto antidiscriminatorio, lo Studio è in grado di fornire soluzioni concrete e avanzate sia a lavoratori sia a imprese, contribuendo a colmare il vuoto normativo attuale.


Conclusioni

Il licenziamento illegittimo nell’era delle neurotecnologie rappresenta una sfida centrale per il diritto del lavoro del futuro. La giurisprudenza europea e le normative antidiscriminatorie offrono un primo livello di protezione, ma non sempre adeguato a prevenire abusi e discriminazioni algoritmiche.


In tale contesto, l’assistenza legale qualificata diventa essenziale. Lo Studio Legale Bonanni Saraceno si pone come punto di riferimento per la tutela dei diritti dei lavoratori e per l’accompagnamento delle imprese verso un uso responsabile e conforme delle tecnologie emergenti.


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Per ulteriori approfondimenti su questo tema o sulle relative implicazioni pratiche potete contattare:

STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
Piazza Giuseppe Mazzini, 27 – 00195 – Roma

Tel+39 0673000227

Cell. +39 3469637341

@: avv.bonanni.saraceno@gmail.com

@: info@versoilfuturo.org

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