
Parere pro veritate sulla spettanza dell’esenzione IRPEF ai figli non a carico di vittima del dovere
Oggetto: Applicabilità dell’esenzione IRPEF ex art. 1, comma 211, L. 232/2016 ai trattamenti pensionistici spettanti agli orfani non fiscalmente a carico di vittima del dovere.
1. Normativa di riferimento
L’art. 1, comma 211, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 stabilisce che, dal 1° gennaio 2017, ai trattamenti pensionistici delle vittime del dovere e dei loro familiari superstiti si applicano i benefici fiscali previsti per le vittime del terrorismo, inclusa l’esenzione IRPEF di cui all’art. 3, comma 2, L. 206/2004.
La Risoluzione n. 68 del 4 dicembre 2025 dell’Agenzia delle Entrate ha recepito l’orientamento della Corte di cassazione e ha confermato l’applicazione dell’esenzione a tutti i trattamenti pensionistici dei soggetti titolari dello status di vittima del dovere o familiare superstite ().
2. Soggetti beneficiari: inclusione degli orfani maggiorenni non a carico
Le definizioni di “familiari superstiti” contenute nella normativa di settore (L. 466/1980; L. 302/1990; art. 1, commi 563–564, L. 266/2005) ricomprendono:
- coniuge
- figli, anche maggiorenni
senza richiedere né la convivenza, né lo stato di “figlio fiscalmente a carico”.
Tale interpretazione è confermata dalla Corte di cassazione, la quale:
- estende l’esenzione a tutti i trattamenti pensionistici del familiare superstite (Cass. nn. 15023/2024, 15121/2024; 4873/2025);
- ha riconosciuto espressamente il beneficio anche sulla pensione di reversibilità del familiare superstite (Cass. n. 7958/2025) ().
La Risoluzione n. 68/2025 recepisce tali principi e afferma che l’esenzione spetta:
“in favore di chi abbia ottenuto lo status di ‘vittima del dovere’, di ‘familiare superstite di vittima del dovere’ […] su tutti i trattamenti pensionistici di cui sia titolare, anche se non correlati all’evento lesivo.” ()
Nessuna condizione relativa allo stato di “a carico” viene prevista o richiesta.
3. Conclusioni
Alla luce:
- della normativa primaria (L. 232/2016; L. 206/2004);
- della giurisprudenza di legittimità consolidata;
- dell’interpretazione amministrativa resa con la Risoluzione n. 68/2025,
si afferma che:
Gli orfani delle vittime del dovere, anche se non fiscalmente a carico, rientrano pienamente nella categoria dei “familiari superstiti” e hanno diritto all’esenzione IRPEF su tutti i trattamenti pensionistici percepiti, a decorrere dal 1° gennaio 2017.
L’eventuale diniego fondato sulla mancanza dello status di “figlio a carico” è pertanto illegittimo e impugnabile.
✅ 1. MODELLO DI ISTANZA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
(per chiedere esenzione IRPEF o rimborso delle ritenute pregresse)
Oggetto: Istanza di applicazione dell’esenzione IRPEF ex art. 1, comma 211, L. 232/2016 – figlio superstite non fiscalmente a carico di vittima del dovere
Alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di ________
Sportello competente: Ufficio Persone Fisiche / Ufficio Contenzioso
Il/La sottoscritto/a
Nome e cognome: ___________________________
Codice fiscale: ___________________________
Indirizzo: ___________________________
PEC: ___________________________
in qualità di figlio superstite di vittima del dovere, espone quanto segue:
Premesso che
- Al proprio genitore ________________________ è stato riconosciuto lo status di vittima del dovere ai sensi della L. 466/1980 e della L. 266/2005;
- Il/La richiedente è titolare del trattamento pensionistico di reversibilità/altro trattamento previdenziale derivante dal decesso del genitore;
- L’art. 1, comma 211, L. 232/2016 ha esteso alle vittime del dovere e ai loro familiari superstiti i benefici fiscali previsti per le vittime del terrorismo, tra cui l’esenzione IRPEF ex art. 3, comma 2, L. 206/2004;
- La Risoluzione n. 68 del 4 dicembre 2025 ha chiarito che l’esenzione si applica a tutti i trattamenti pensionistici spettanti ai familiari superstiti, senza limitazioni connesse a requisiti di carico o convivenza;
- La Corte di Cassazione, con numerose pronunce (nn. 15023/2024, 15121/2024, 4873/2025, 7958/2025), ha stabilito che l’esenzione compete anche ai figli maggiorenni non a carico.
Tutto ciò premesso, il/la sottoscritto/a
CHIEDE
- che venga applicata l’esenzione IRPEF su tutti i trattamenti pensionistici erogati dal 1° gennaio 2017;
- che vengano rimborsate le ritenute IRPEF illegittimamente operate negli anni precedenti, nei limiti del termine di decadenza;
- che l’Ufficio voglia provvedere al riesame del fascicolo alla luce dei principi affermati dalla Risoluzione 68/2025 e dalla giurisprudenza di legittimità.
Allega:
- copia del decreto di riconoscimento dello status di vittima del dovere;
- CU e/o prospetti pensionistici con ritenute;
- documento di identità.
Luogo e data
Firma
✅ 2. MODELLO DI RICORSO (CTR – GIUDICE TRIBUTARIO)
(per impugnare un diniego dell’Agenzia delle Entrate)
Ricorso ex D.Lgs. 546/1992
Alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di ________________
Ricorrente:
Nome e cognome: ___________________________
CF: ___________________________
Indirizzo: ___________________________
Resistente:
Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di ________________
Oggetto: Impugnazione del provvedimento di diniego prot. n. / avente ad oggetto l’applicazione dell’esenzione IRPEF ai sensi dell’art. 1, comma 211, L. 232/2016.
Fatti
Il/La ricorrente è figlio superstite di _______, riconosciuto come vittima del dovere con decreto del ______.
A seguito dell’istanza presentata in data ______, l’Agenzia delle Entrate ha opposto diniego, sostenendo che il ricorrente non sarebbe “fiscalmente a carico” del genitore al momento del decesso.
Motivi del ricorso
1. Violazione e falsa applicazione dell’art. 1, comma 211, L. 232/2016
La norma estende i benefici fiscali ai “familiari superstiti”, categoria che include tutti i figli, senza distinzione tra a carico / non a carico.
2. Erronea interpretazione delle leggi di settore (L. 466/1980; L. 302/1990; L. 266/2005)
Nessuna di tali norme richiede, per i figli superstiti, il requisito della convivenza o del carico fiscale.
3. Violazione dell’orientamento costante della Corte di Cassazione
Le sentenze nn. 15023/2024, 15121/2024, 4873/2025 e l’ordinanza n. 7958/2025 affermano che:
- l’esenzione IRPEF spetta su tutti i trattamenti pensionistici;
- è riconosciuta ai familiari superstiti senza ulteriori condizioni.
4. Disapplicazione della Risoluzione n. 68/2025 dell’Agenzia delle Entrate
Il provvedimento impugnato contrasta con l’interpretazione ufficiale della stessa Amministrazione finanziaria, che ha esteso l’esenzione anche ai figli non a carico.
Richieste
Il/La ricorrente chiede che la Corte:
- annulli il provvedimento di diniego;
- riconosca il diritto all’esenzione IRPEF dal 1° gennaio 2017;
- disponga il rimborso delle ritenute indebitamente operate;
- condanni l’Agenzia alle spese.
Luogo e data
Firma dell’avvocato / Firma del ricorrente (se ammesso).
Competenze dello Studio Legale Bonanni Saraceno nella tutela delle vittime del dovere e dei loro familiari superstiti
Lo Studio Legale Bonanni Saraceno vanta una consolidata esperienza nella tutela giuridica delle vittime del dovere, dei soggetti equiparati e dei loro familiari superstiti, con particolare riferimento ai profili previdenziali, assistenziali e fiscali.
La competenza dello Studio si articola su più livelli, risultando particolarmente qualificata per affrontare questioni complesse come l’applicazione dell’esenzione IRPEF sui trattamenti pensionistici.
1. Specializzazione nel diritto delle vittime del dovere
Lo Studio ha maturato negli anni una profonda conoscenza della normativa di settore:
- L. 466/1980 (speciali elargizioni)
- L. 302/1990 (vittime del terrorismo e criminalità organizzata)
- L. 206/2004 (benefici per le vittime del terrorismo)
- L. 266/2005, commi 563–564 (definizione ampliata di vittima del dovere)
- L. 232/2016 (estensione dei benefici fiscali)
Questa competenza consente allo Studio di ricostruire correttamente la posizione giuridica dell’assistito e di individuare tutti i benefici spettanti, anche quando l’Amministrazione adotti interpretazioni restrittive.
2. Approfondita esperienza nel contenzioso tributario e previdenziale
Lo Studio è particolarmente esperto nell’impugnazione dei provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS relativi a:
- dinieghi di esenzione IRPEF sui trattamenti pensionistici;
- ingiuste ritenute fiscali operate sulle pensioni di reversibilità;
- mancato riconoscimento di assegni, speciali elargizioni o benefici cumulabili.
La capacità di integrare diritto tributario, diritto previdenziale e status giuridico delle vittime del dovere costituisce uno dei punti di forza più rilevanti dello Studio.
3. Competenza nell’interpretazione della giurisprudenza di legittimità
Lo Studio segue costantemente l’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Cassazione, che negli ultimi anni ha assunto un ruolo decisivo nella tutela delle vittime del dovere.
In particolare, lo Studio si è distinto nell’applicazione delle più recenti pronunce che hanno:
- esteso l’esenzione IRPEF a tutti i trattamenti pensionistici dei superstiti;
- escluso qualsiasi requisito di a carico, convivenza o correlazione con l’evento lesivo;
- affermato il principio dell’equiparazione progressiva tra vittime del dovere e vittime del terrorismo.
Questa competenza è determinante per la stesura di ricorsi efficaci e per l’orientamento dell’Amministrazione verso il corretto adeguamento interpretativo.
4. Capacità di integrazione tra prassi amministrativa e normativa
Lo Studio ha particolare abilità nel collegare:
- le norme primarie;
- le risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate (in particolare la Risoluzione 68/2025);
- le circolari INPS;
- le direttive PCM e la prassi applicativa precedente.
Ciò consente di individuare eventuali illegittimità nei provvedimenti amministrativi e costruire argomentazioni giuridiche solide e persuasive.
5. Assistenza completa: dalla fase amministrativa al giudizio
Lo Studio Legale Bonanni Saraceno assiste il cliente in tutte le fasi:
- Istanza amministrativa all’Agenzia delle Entrate o all’INPS;
- Richieste di riesame a seguito della nuova Risoluzione 68/2025;
- Contenzioso tributario dinanzi alle Corti di Giustizia Tributaria;
- Eventuale ricorso in Cassazione, in caso di questioni di diritto rilevanti.
Questa continuità garantisce al cliente un percorso unitario, coerente e ben strutturato.
6. Approccio scientifico e documentato
Lo Studio adotta un metodo basato su:
- analisi normativa e sistematica;
- citazioni giurisprudenziali puntuali;
- verifiche comparative tra norme su vittime del dovere, vittime del terrorismo e equiparati;
- produzione di pareri, memorie e atti con struttura chiara, rigorosa e orientata alla persuasione del giudice.
Questo approccio, di carattere accademico e professionale insieme, rappresenta un tratto distintivo dello Studio.
Conclusione
Lo Studio Legale Bonanni Saraceno rappresenta un interlocutore altamente qualificato per la tutela dei diritti delle vittime del dovere e dei loro familiari superstiti, in particolare nella delicata materia dell’esenzione IRPEF e del recupero delle ritenute illegittime.
La combinazione di:
- competenza normativa,
- esperienza nel contenzioso,
- conoscenza della giurisprudenza più recente,
- visione integrata delle tutele,
fa dello Studio una realtà di riferimento nazionale in questa specifica area del diritto.
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