La sentenza della Corte di Cassazione del 6 dicembre 2021, n. 44943, affronta il tema della responsabilità penale in relazione all’omicidio colposo derivante dall’esposizione dei lavoratori all’amianto all’interno di un’azienda. In particolare, la corte sottolinea che il rilascio di deleghe ai direttori di stabilimento in materia di prevenzione e sicurezza non esonera gli amministratori e i datori di lavoro dalla responsabilità per eventuali condotte illecite legate all’impiego di materiali nocivi.
Secondo la decisione, gli amministratori rimangono responsabili delle scelte “politico-imprenditoriali” che possono mettere in pericolo la salute dei lavoratori, anche se hanno delegato poteri ad altri. Questo principio evidenzia l’importanza della responsabilità dirigenziale e il dovere di vigilanza sui diritti e la sicurezza dei lavoratori, sottolineando che l’assegnazione di deleghe non deve ridurre l’attenzione verso le scelte strategiche che impattano sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro.
In sintesi, il documento ribadisce che la delega di poteri non può fungere da scudo per evitare responsabilità in caso di esposizione a rischi lavorativi gravi, come quelli legati all’amianto.
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