Il terzo correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), approvato il 4 settembre 2024, introduce una serie di modifiche rilevanti volte a migliorare la gestione delle crisi aziendali. Di seguito, le principali novità:
- Revisione delle procedure di allerta: Viene rivista la procedura di allerta per facilitare una diagnosi precoce delle difficoltà aziendali, con una maggiore responsabilizzazione degli organi di controllo interni alle imprese e una collaborazione più stretta con le camere di commercio.
- Rafforzamento degli strumenti di composizione negoziata: Le misure negoziate, già introdotte nei precedenti correttivi, sono ulteriormente rafforzate, con un focus sulla mediazione tra imprenditori e creditori, facilitando il raggiungimento di soluzioni rapide e concordate.
- Maggiore flessibilità nei piani di risanamento: Viene introdotta una maggiore elasticità nella redazione dei piani di risanamento aziendale, permettendo adattamenti progressivi in base all’evoluzione della situazione economica e finanziaria dell’impresa.
- Semplificazione delle procedure concorsuali: Le modifiche mirano a ridurre i tempi e i costi delle procedure concorsuali, rendendo più rapido il processo di liquidazione e risanamento delle imprese in crisi.
- Introduzione di incentivi per la ristrutturazione preventiva: Sono previsti incentivi per le imprese che decidono di adottare misure di ristrutturazione prima che la situazione diventi irrecuperabile, incoraggiando interventi preventivi.
- Miglioramento della tutela dei creditori: Il correttivo punta a garantire una maggiore equità nella distribuzione delle risorse disponibili tra i creditori, introducendo criteri più chiari e trasparenti per la soddisfazione delle loro pretese.
- Coordinamento con la normativa europea: Il correttivo si allinea alle direttive europee in materia di insolvenza e gestione delle crisi, in particolare per quanto riguarda la facilitazione del risanamento transfrontaliero delle imprese.
Queste modifiche mirano a rendere il sistema di gestione delle crisi aziendali più efficiente, dinamico e in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze delle imprese in difficoltà.
La composizione negoziata rappresenta uno degli strumenti centrali potenziati dal terzo correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), con l’obiettivo di prevenire situazioni di insolvenza irreversibile e facilitare soluzioni concordate tra le imprese in difficoltà e i loro creditori.
Principali novità introdotte dal correttivo sulla composizione negoziata:
- Accesso semplificato: Le modifiche semplificano il processo di accesso alla composizione negoziata, riducendo la burocrazia e permettendo alle imprese di attivare più rapidamente lo strumento, con meno ostacoli procedurali.
- Miglioramento delle garanzie per la continuità aziendale: Vengono rafforzate le tutele per garantire la continuità operativa dell’impresa durante la fase di negoziazione. L’obiettivo è di mantenere il valore dell’azienda intatto, evitando che la perdita di fiducia da parte dei creditori o dei clienti comprometta la sostenibilità dell’attività.
- Tempi di risposta più rapidi: Il correttivo prevede una riduzione dei tempi di risposta delle parti coinvolte nel processo negoziale, permettendo soluzioni più rapide e riducendo il rischio di un ulteriore peggioramento della situazione finanziaria dell’impresa.
- Mediatori qualificati: Viene rafforzato il ruolo dell’esperto indipendente incaricato di mediare tra l’impresa e i creditori, garantendo che siano professionisti con una formazione specifica e una profonda conoscenza delle dinamiche economico-finanziarie.
- Maggiori garanzie di equilibrio nelle trattative: Il correttivo introduce meccanismi per favorire una negoziazione più bilanciata, tutelando gli interessi sia dei creditori che dell’impresa, al fine di raggiungere un accordo che possa soddisfare entrambe le parti, evitando il fallimento o l’insolvenza definitiva.
- Incentivi per l’adesione: Per incoraggiare le imprese ad avvalersi della composizione negoziata, vengono previsti incentivi fiscali o agevolazioni, che rendono più appetibile l’utilizzo di questo strumento in una fase iniziale della crisi.
Questi interventi mirano a rendere la composizione negoziata uno strumento più efficace e accessibile, favorendo la risoluzione delle crisi aziendali attraverso accordi che garantiscano la continuità delle attività e riducano il numero di fallimenti.
Il terzo correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) introduce una serie di importanti innovazioni mirate a rendere il sistema di gestione delle crisi aziendali più efficiente e orientato alla continuità aziendale. Tra i principali interventi, vi sono modifiche alla liquidazione giudiziale, la prededucibilità dei crediti professionali, e una revisione della disciplina del Cram Down.
Liquidazione giudiziale
La riforma della procedura di liquidazione giudiziale punta a una maggiore efficienza e trasparenza. Le principali novità comprendono:
- Snellimento del processo: Le procedure sono riorganizzate per ridurre i tempi di gestione e semplificare le operazioni di liquidazione, accelerando la vendita e la distribuzione dei beni.
- Trasparenza: Maggiori controlli e supervisione garantiscono una gestione ordinata e chiara, aumentando la fiducia dei creditori e limitando gli sprechi.
- Riduzione dei costi: L’obiettivo è contenere le spese della procedura, migliorando la soddisfazione dei creditori e minimizzando i tempi morti, per ottenere una liquidazione più rapida e meno onerosa.
Prededucibilità dei crediti professionali
Un’altra novità cruciale riguarda i crediti professionali. Con il correttivo, i professionisti che assistono le imprese nella gestione della crisi (come avvocati, commercialisti e consulenti) vedono estesa la prededucibilità dei loro crediti, garantendo loro una posizione privilegiata. Questo significa che i loro compensi saranno pagati prima di altri creditori, incentivando una consulenza tempestiva e di qualità, e garantendo tutele per chi contribuisce al risanamento delle imprese.
Cram Down e omologazione dei piani
La disciplina del Cram Down viene rivista per favorire l’omologazione dei piani di ristrutturazione aziendale anche contro la volontà di alcune categorie di creditori. Le principali modifiche:
- Sblocco delle trattative: Se una parte minoritaria dei creditori si oppone senza giustificazione, il piano può essere approvato ugualmente, evitando che l’impasse blocchi il risanamento dell’impresa.
- Obiettivo di continuità aziendale: Questa misura mira a preservare l’impresa, riducendo i casi in cui il fallimento sia l’unica alternativa.
Obiettivi del correttivo
Nel complesso, il correttivo risponde all’esigenza di modernizzare e adeguare il CCII alle dinamiche del mercato. Tra i principali obiettivi:
- Prevenzione e risanamento: Rafforzamento degli strumenti di prevenzione per evitare che le crisi si trasformino in insolvenze irreversibili.
- Maggiore tutela per i creditori: Un sistema che assicura equità e rapidità nelle procedure concorsuali.
- Riduzione dei fallimenti: Il correttivo punta a contenere il numero dei fallimenti, promuovendo soluzioni più rapide ed efficaci e, quando possibile, preservando la continuità aziendale.
Questo insieme di misure mira a rendere l’intero sistema economico più stabile e a migliorare la capacità delle imprese di superare le crisi, con effetti benefici sulla competitività e sulla resilienza del tessuto economico italiano.
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