Il decreto del Tribunale di Brescia del 29 ottobre 2024 rappresenta un importante precedente nell’applicazione dell’articolo 22 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCI), in relazione alla possibilità per l’imprenditore in crisi di contrarre finanziamenti prededucibili durante la composizione negoziata. Tale provvedimento chiarisce alcuni aspetti fondamentali sui presupposti e le modalità per autorizzare tali finanziamenti, in particolare quando essi prevedono erogazioni differite o ripetute nel tempo.
Presupposti per i finanziamenti prededucibili
1. Condizioni implicite:
• Il piano industriale deve dimostrarsi idoneo a garantire il risanamento dell’impresa, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 22, comma 1, lettera a.
• L’autorizzazione del finanziamento deve inserirsi coerentemente nel percorso di composizione negoziata, con finalità volte a superare la crisi e promuovere la continuità aziendale.
2. Condizioni esplicite:
• Funzionalità del finanziamento alla continuità aziendale e al miglior soddisfacimento dei creditori, da valutarsi non in astratto, ma in relazione alla sostenibilità economica a lungo termine dell’impresa.
• Conformità alla direttiva (UE) 2019/1023, che sottolinea l’importanza di salvaguardare la continuità aziendale nel processo di risanamento.
Elementi chiave del provvedimento
• Erogazione in tranche: Il Tribunale ha autorizzato un finanziamento suddiviso in due tranche, vincolando l’erogazione della seconda tranche all’integrale rimborso della prima. Questa struttura consente un monitoraggio continuo della funzionalità delle somme rispetto al risanamento aziendale.
• Autorizzazione post-chiusura della composizione negoziata: Il Tribunale ha fatto riferimento all’articolo 22, comma 1-bis, come modificato dal correttivo-ter, che consente di autorizzare l’erogazione di finanziamenti anche dopo la conclusione della composizione negoziata.
• Prededuzione futura: L’accesso ai benefici della prededuzione non può essere riconosciuto “ora per allora” in modo automatico, ma deve essere subordinato alla verifica dell’effettiva strumentalità delle somme all’obiettivo del risanamento.
Rilievo della decisione
Il Tribunale di Brescia ha adottato un approccio pragmatico e innovativo, aprendo alla possibilità di contrarre finanziamenti in forma anche futura, evitando una rigida frammentazione legata a stati di avanzamento lavori (SAL). Tale scelta rafforza il ruolo della composizione negoziata come strumento flessibile e adattabile alle esigenze dell’impresa, sempre nel rispetto dell’obiettivo primario del risanamento e della tutela del ceto creditorio.
Questa pronuncia offre una guida importante per le imprese in crisi e per i professionisti coinvolti nella composizione negoziata, dimostrando la possibilità di una maggiore elasticità giudiziale nel promuovere il buon esito dei piani di risanamento.
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