La complicata, nonché ormai annosa, questione delle concessioni balneari non smette di essere senza soluzione di continuità.
Gli interessi in gioco sono tanto rilevanti quanto è intenso il contrasto normativo tra ciò che prevede l’Unione Europea e quello che è attuato in Italia.
La succitata questione è stata oggetto di diverse cause giudiziarie affrontate dallo studio legale Bonanni Saraceno.
Pertanto, suscitano particolare attenzione le modifiche previste nel Disegno di Legge (nel proseguo, anche “DDL”).
Il nuovo Disegno di Legge (DDL) sulle concessioni balneari, approvato dal Consiglio dei Ministri il 5 settembre 2024, introduce cambiamenti importanti rispetto alla precedente legge 118/2022, nota come “legge Draghi”. Uno degli aspetti più controversi è la drastica riduzione degli indennizzi per i concessionari uscenti, stimata a oltre il 90% in meno rispetto al passato. Questo ha suscitato forte disappunto tra i gestori degli stabilimenti balneari, in particolare quelli di piccole dimensioni.
Punti Chiave del Nuovo DDL
- Proroga delle concessioni: Le concessioni attuali vengono estese fino al 30 settembre 2027, con una durata minima per le nuove concessioni di 5 anni e una massima di 20 anni.
- Riduzione degli indennizzi: Il nuovo DDL limita il valore degli indennizzi agli investimenti effettuati e non ammortizzati e a una remunerazione equa per gli ultimi cinque anni. Questo taglio drastico rappresenta una perdita significativa per i concessionari, con il rischio che il nuovo concessionario possa non pagare l’intero indennizzo dovuto.
- Processo di perizia: L’indennizzo sarà determinato da professionisti nominati dal Comune. Questo sistema potrebbe generare contenziosi legali in caso di valutazioni inadeguate rispetto alle aspettative degli attuali concessionari.
- Aumento dei canoni demaniali: Il DDL prevede un aumento del 110% dei canoni, aggravando ulteriormente la situazione economica dei gestori.
- Demolizione delle strutture: Gli enti locali potranno imporre la demolizione delle strutture esistenti a spese del concessionario uscente.
- Criteri di aggiudicazione: I nuovi criteri danno peso all’esperienza tecnica e professionale, ma non favoriscono in modo significativo i concessionari storici.
Implicazioni per i Concessionari
I concessionari sono chiamati a partecipare attivamente alle gare per mantenere il controllo del proprio stabilimento. Non partecipare potrebbe comportare la perdita automatica della concessione e l’obbligo di smantellare le strutture. Al contrario, presentarsi permette di preservare gli investimenti fatti negli anni, garantendo un futuro stabile nel settore. Anche in un contesto competitivo, gli attuali gestori, con un’esperienza consolidata, potrebbero avere un vantaggio.
Preparazione alla Gara
Partecipare richiede una preparazione attenta su più fronti:
- Analisi del bando: È essenziale studiare il bando con attenzione per comprendere pienamente i requisiti tecnici, legali ed economici.
- Progettazione tecnica: Un progetto solido, conforme alle normative e capace di migliorare l’attrattività dello stabilimento, sarà cruciale.
- Piano Economico e Finanziario (PEF): Questo dovrà essere accurato e sostenibile, dimostrando la fattibilità economica della proposta.
Conclusione
Il nuovo DDL rappresenta una sfida complessa per i concessionari balneari, ma anche un’opportunità per innovare e rafforzare la propria posizione nel settore. Una preparazione tempestiva e il supporto di professionisti qualificati sono essenziali per garantire il successo nelle gare e assicurare un futuro prospero per gli stabilimenti balneari.
*******************
(Per approfondimenti e consulenza)
STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
Viale Giulio Cesare, 59 – 00192 – Roma
tel. +39 0632110642 – Cell. +39 3469637341