
Verso una giustizia con l’Intelligenza Artificiale: l’avvocatura chiede regole chiare
L’approvazione del disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale da parte del Senato – si legge in una nota dell’UNCC – rappresenta un passo importante verso una regolamentazione che consideri le sfide e le opportunità offerte da questa tecnologia. Tuttavia, restano aperti interrogativi rilevanti sulla sua applicazione nell’ambito giudiziario.
Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Greco, ha posto alcune domande fondamentali:
“Se il giudice utilizza un sistema di intelligenza artificiale, che cosa succede? Il provvedimento scritto con l’IA, senza che ciò sia ammesso, che fine fa? E il giudice che viola le limitazioni previste dalla norma, a quali conseguenze va incontro?”
Greco ha anche evidenziato la necessità di istituire un Osservatorio permanente sulla giurisdizione, con la partecipazione congiunta di magistratura e avvocatura. Ha sottolineato:
“Quando parliamo di diritti – che non sono numeri – delle persone fisiche o giuridiche, servono sempre momenti di grande ponderazione.”
Sulla stessa linea è l’intervento di Alberto Del Noce, Presidente dell’Unione Nazionale Camere Civili (UNCC), che ha ribadito l’importanza della decisione umana nel processo giudiziario:
“L’UNCC ha sempre sostenuto l’importanza di una normativa che tuteli i diritti fondamentali, riconosca il ruolo centrale dell’avvocatura e affermi il primato della decisione umana. Siamo d’accordo con il Presidente del CNF sulla necessità di un confronto costante tra tutti gli attori del sistema giuridico, affinché l’innovazione tecnologica si sviluppi nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e del diritto di difesa.”
Secondo Del Noce, l’uso dell’IA nella giustizia deve essere guidato da principi chiari e condivisi, per evitare derive che possano compromettere il ruolo del giudice e dell’avvocato:
“L’Osservatorio potrebbe offrire un contributo decisivo nella definizione di linee guida, nel monitoraggio dell’uso degli strumenti digitali e nella tutela dell’indipendenza della giurisdizione.”
L’auspicio dell’UNCC è che la proposta si traduca in azioni concrete e che il legislatore riconosca il valore di una riflessione continua e partecipata su un tema che incide profondamente sull’amministrazione della giustizia e sulla tutela dei diritti dei cittadini.
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