Il Consiglio di Stato ha espresso un parere sullo schema di Decreto correttivo del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, evidenziando diversi punti di interesse.
- Necessità di chiarimenti: Il Consiglio di Stato ha rilevato la necessità di alcuni chiarimenti e miglioramenti nel testo proposto. Questi riguardano la coerenza normativa, la chiarezza del linguaggio e l’efficacia delle disposizioni introdotte, con l’obiettivo di rendere più agevole l’applicazione pratica del Codice.
- Interventi migliorativi: Sono stati apprezzati gli interventi migliorativi proposti dal Decreto correttivo, in particolare quelli che mirano a rendere più fluida la gestione delle procedure di crisi e di insolvenza, nonché a favorire il risanamento delle imprese in difficoltà.
- Bilanciamento degli interessi: Il Consiglio ha sottolineato l’importanza di un bilanciamento tra gli interessi dei creditori e quelli del debitore, evidenziando che alcune delle modifiche proposte potrebbero alterare tale equilibrio. Ha raccomandato quindi di valutare attentamente l’impatto delle nuove norme sulle diverse parti coinvolte.
- Adeguamenti normativi: Un altro aspetto sollevato riguarda la necessità di adeguare il Decreto correttivo alla luce delle recenti evoluzioni normative europee, in particolare con riferimento alla Direttiva UE 2019/1023, che tratta i quadri di ristrutturazione preventiva e il diritto di insolvenza.
- Tempistica e attuazione: Infine, è stata evidenziata l’importanza di una rapida attuazione delle norme correttive per evitare incertezze giuridiche e operazionali che potrebbero derivare da un’entrata in vigore differita delle nuove disposizioni.
In sintesi, il parere del Consiglio di Stato è favorevole, ma con alcune riserve e suggerimenti volti a migliorare ulteriormente la chiarezza, la coerenza e l’efficacia delle disposizioni contenute nel Decreto correttivo del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
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PARERE CONSIGLIO DI STATO