Spesso i contribuenti si pongono la domanda sulla rilevanza della notifica di un atto tributario a loro riferito.
Non è raro il fatto che alcuni clienti si rivolgano allo studio legale Bonanni Saraceno per ricevere un parere inerente a questo quesito.
Invero, in ambito tributario, il principio che viene affermato è legato al concetto di “conoscenza legale” di un atto da parte del contribuente. Di norma, la notifica è il mezzo attraverso cui si garantisce che un contribuente sia informato di un atto amministrativo, come un avviso di accertamento o un’intimazione di pagamento. Tuttavia, la giurisprudenza ha talvolta riconosciuto che la notifica di un atto potrebbe risultare irrilevante se il contribuente ha già avuto conoscenza dello stesso attraverso altri mezzi legittimi, come un avviso di intimazione precedentemente notificato.
Questo principio è strettamente collegato alla funzionalità della notifica, ossia alla sua finalità di informare il contribuente dell’esistenza di un debito o di un provvedimento. Se tale finalità è già stata raggiunta con un’altra notifica, la ripetizione della notifica dello stesso atto può essere considerata superflua.
In altre parole, ciò che conta è che il contribuente abbia avuto effettiva conoscenza dell’atto e non necessariamente la forma con cui tale conoscenza è stata acquisita, purché avvenuta in maniera formale e legittima.
Tuttavia, questa irrilevanza non sempre è automatica. Ci sono casi in cui le norme richiedono la notifica di specifici atti per il corretto avvio di certi procedimenti, e la loro mancanza può comunque avere effetti giuridici.
Pertanto, è opportuno sempre far valutare il caso concreto consultando uno studio legale esperto, per ricevere un parere al riguardo.
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STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
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