DL FLUSSI: APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI ORA PASSA AL SENATO

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Il Dl Flussi, recentemente approvato alla Camera con 152 voti favorevoli e 108 contrari, introduce una serie di misure riguardanti la gestione dei flussi migratori e l’immigrazione, e ora è al vaglio del Senato. Ecco i principali punti del decreto:

1. Elenco dei Paesi sicuri

Il provvedimento include un emendamento governativo che definisce un elenco di Paesi considerati “sicuri” per i richiedenti asilo. Tra questi figurano Bangladesh, Egitto e Marocco. Tale misura è volta a velocizzare l’esame delle domande di asilo e, in alcuni casi, a limitarne l’accoglimento.

2. Segretezza dei contratti pubblici

Un emendamento prevede la segretezza dei contratti pubblici stipulati per cedere mezzi e materiali a Paesi terzi destinati al controllo delle frontiere, alla gestione dei flussi migratori e alle operazioni di ricerca e soccorso in mare. Questo punto ha suscitato dibattiti sull’opportunità di mantenere segreti tali accordi.

3. Competenze delle Corti d’Appello (“Emendamento Musk”)

Un emendamento modifica le competenze giurisdizionali sui procedimenti relativi ai migranti richiedenti protezione internazionale:

• La competenza per la convalida del trattenimento e le sue proroghe passa alla Corte d’Appello in composizione monocratica, anziché alla sezione specializzata in materia di immigrazione del Tribunale.

• Le controversie sull’impugnazione di provvedimenti di diniego della protezione speciale restano invece assegnate ai Tribunali.

Per l’implementazione di queste nuove competenze, un aggiustamento transitorio ha concesso alle Corti d’Appello un mese di tempo in più per organizzarsi.

4. Ricongiungimenti familiari

Un emendamento della Lega stabilisce un inasprimento dei requisiti per i ricongiungimenti familiari:

• I richiedenti devono dimostrare di aver risieduto in Italia per almeno due anni consecutivi, rispetto al requisito precedente di un anno.

5. Obblighi per gli aeromobili privati

Il decreto introduce obblighi specifici per gli aeromobili privati che effettuano attività di ricerca e soccorso in mare:

• Devono informare le autorità italiane di ogni emergenza in mare.

• Devono attenersi alle indicazioni del centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo, pena sanzioni amministrative in caso di mancata osservanza.

Prossimi passi

Il Senato esaminerà il decreto la prossima settimana, dal 3 al 5 dicembre, con un probabile ricorso al voto di fiducia per accelerarne l’approvazione. Contestualmente, sarà discusso anche il decreto sulla tutela ambientale.

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Per ulteriori approfondimenti su questo tema o sulle implicazioni pratiche potete contattare:

STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
Viale Giulio Cesare, 59 – 00192 – Roma 

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