FALLIMENTO: “OPERAZIONI DOLOSE” DELLE EVASIONI SISTEMICHE

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Il sistematico non pagamento di imposte e contributi che determina un ingente carico debitorio può rientrare nella nozione di “operazioni dolose” sanzionate dalla legge fallimentare. In particolare, l’articolo 216 della Legge Fallimentare italiana prevede il reato di bancarotta fraudolenta, che punisce l’imprenditore fallito che ha compiuto atti diretti a recare danno ai creditori, anche attraverso operazioni dolose.

Il mancato pagamento sistematico delle imposte e dei contributi, se fatto con la consapevolezza di arrecare un danno ai creditori e aggravare la situazione di insolvenza dell’impresa, può essere considerato un’operazione dolosa. Questo comportamento, infatti, contribuisce a creare un ingente carico debitorio che potrebbe compromettere i diritti dei creditori, e in un contesto fallimentare, tali condotte possono essere oggetto di sanzioni penali.

Tuttavia, sarà necessario valutare caso per caso l’intenzionalità e la consapevolezza dell’imprenditore per determinare se vi sia effettivamente dolo.

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Digitare la scritta “Download” sottostante per la lettura integrale in formato PDF della Ord. n. 36585/2024della Suprema Corte di Cassazione:

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(Per approfondimenti e consulenza) 

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