La Corte di Cassazione, con riferimento agli obblighi di “motivazione rafforzata” nel caso di ribaltamento di una sentenza di condanna, ha stabilito che il giudice, nel mutare una decisione già pronunciata, deve fornire una motivazione particolarmente rigorosa e articolata. Questo significa che deve:
- Dimostrare un’analisi approfondita: Il giudice deve mostrare di aver compiuto una revisione attenta e puntuale degli atti e delle prove, tenendo conto di ogni elemento rilevante.
- Spiegare le ragioni del dissenso: Deve chiarire in maniera dettagliata perché non condivide il contenuto della sentenza precedente, sottolineando gli eventuali errori o lacune nella ricostruzione dei fatti o nell’applicazione del diritto.
- Fondare la nuova decisione su motivazioni solide: La nuova decisione deve essere supportata da argomentazioni chiare e precise, che spieghino le basi logiche e giuridiche su cui si fonda.
- Argomentare la ricostruzione alternativa dei fatti: Se il giudice propone una diversa ricostruzione dei fatti, deve spiegare come e perché tale versione sia da ritenersi più verosimile o corretta rispetto a quella precedentemente accolta.
In sostanza, la Corte richiede che vi sia una motivazione che superi la mera contrapposizione di giudizi, dimostrando una riflessione approfondita e una particolare attenzione alla logica del processo decisionale.
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