IL WORK IN PROGRESS DELL’ENNESIMO NUOVO INCOSTITUZIONALE DPCM

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Nuovo Dpcm novembre, Conte ha firmato: ecco cosa contiene

Senza fine, è stato firmato da parte del duce Conte l’ennesimo nuovo dpcm incostituzionale, che dovrebbe prevedere altre inutili ed esiziali restrizioni della libertà di circolazione e della libertà economica.

Di seguito, riportiamo il testo del decreto, che rappresenta solo una bozza e per il momento non ufficiale.

Nuovo DPCM 3 ottobre: le misure previste

  1. Coprifuoco alle 22
  2. Lockdown nelle zone rosse
  3. Scuole superiori al 100% didattica distanza
  4. Grandi negozi e centri commerciali chiusi nel weekend e festivi
  5. Bar e ristoranti aperti
  6. Trasporti pubblici al 50%
  7. Musei chiusi
  8. Stop ai concorsi pubblici

Nuovo DPCM 3 novembre: le misure nella bozza di testo

Secondo quanto si legge nella bozza di testo del nuovo Dpcm, che deve ancora essere ufficializzata, viene stabilito quanto segue:

Coprifuoco nazionale dalle ore 22:00

Manca poco all’ufficialità dell’istituzione di un coprifuoco su scala nazionale dalle ore 22 fino alla cinque del mattino.

Il testo (in bozza) del nuovo Dpcm 3 novembre:

 Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi .”

ockdown nelle zone rosse

Istituendo il ritorno delle zone Rosse, vengono individuate le Regioni a rischio alto e si prevede quanto segue:

  1. vietati gli spostamenti se non per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute
  2. vietati gli spostamenti in comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione se non per i casi di cui sopra
  3. chiusi ristorazioni, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, fatto salve l’attività di consegna a domicilio e asporto.

Il testo (in bozza) del nuovo Dpcm 3 novembre:

“Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 (…) sono individuate le Regioni o parti di esse che si collocano in uno “scenario di tipo 3” e con un livello di rischio “alto” di cui al citato documento di Prevenzione.

Con ordinanza adottata dal Ministro della salute d’intesa con il presidente della Regione interessata, può essere prevista, in relazione a specifiche parti del territorio regionale ed in ragione del rischio epidemiologico accertato, l’esenzione dall’applicazione di una o più delle misure di cui al comma

4. Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale verifica il permanere dei presupposti di cui al comma 1 e 2 e provvede con ordinanza all’aggiornamento del relativo elenco alle ordinanze di cui ai commi precedenti sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto.

A far data dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle ordinanze di cui al comma 1, nelle Regioni ivi individuate sono applicate le seguenti misure di contenimento:

a) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

b) È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.

c) sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro»”

Scuola: superiori al 100% didattica distanza

Viene istituito il 100% di didattica a distanza per le scuole superiori, mentre le attività di scuola per l’infanzia e scuola primaria continuano in presenza.

«Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata.

’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza».

Grandi negozi e centri commerciali chiusi nel weekend e festivi

Sia nei festivi che nei prefestivi i grandi negozi, individuati come “le medie e grandi strutture di vendita”, devono rimanere chiusi, insieme ai negozi presenti nei centri commerciali.

“Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non e’ disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.”

Bar e ristoranti aperti (ma non in zona rossa)

Salvi i ristoranti e i bar delle Regioni che non appartengono alla categoria di zona rossa.

  1. “Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00;
  2. il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi;
  3. dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati;
  4. resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.”

Trasporti pubblici al 50% della capienza

«A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e, del trasporto ferroviario regionale con esclusione del trasporto scolastico dedicato è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento»

Musei chiusi

“Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”.

Stop ai concorsi pubblici

«Sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica».

A una settimana dall’ultimo Dpcm i Ministeri, il Cts e le Regioni concordano sulla necessità di stringere ancora le maglie delle restrizioni per evitare il collasso dei sistemi sanitari regionali. Il premier Conte ha presentato ieri al Parlamento le nuove misure del Dpcm che potrebbe arrivare già in serata, o domani mattina. Ecco quali sono le novità.

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