

Negli ultimi decenni, la responsabilità medico-sanitaria si è progressivamente affermata come un settore autonomo della responsabilità civile, distaccandosi dalla tradizionale configurazione incentrata esclusivamente sulla figura del medico. L’evoluzione normativa e giurisprudenziale ha portato a una rielaborazione complessiva dell’intero sistema della responsabilità in ambito sanitario, culminata nella disciplina organica introdotta dalla legge 8 marzo 2017, n. 24 (cd. legge Gelli-Bianco). Tale intervento legislativo ha segnato il superamento del classico binomio medico-paziente, introducendo un approccio sistemico che coinvolge tutte le professioni sanitarie, nella consapevolezza dell’indispensabile apporto di figure quali il personale infermieristico, gli assistenti sanitari e i tecnici delle diverse branche della medicina.
La legge Gelli-Bianco ha ridefinito i confini della responsabilità sanitaria nei suoi molteplici aspetti – civile, penale ed erariale – disegnando specifici statuti di responsabilità per le strutture e per gli esercenti la professione sanitaria. A partire dal cd. decalogo di San Martino del 2018, la giurisprudenza ha cercato di sistematizzare i principi applicabili, contribuendo a chiarire – pur tra luci e ombre – il quadro normativo e interpretativo.
Il presente lavoro si propone, in primo luogo, di ripercorrere l’evoluzione storica del concetto di responsabilità sanitaria, evidenziandone la progressiva estensione a tutti i soggetti coinvolti nella relazione di cura. In secondo luogo, si intendono analizzare i distinti regimi di responsabilità che trovano applicazione nei confronti delle strutture sanitarie e degli esercenti la professione, valorizzando l’apporto della giurisprudenza e della dottrina nella loro definizione.
Ampio spazio sarà dedicato, inoltre, all’esame del nuovo obbligo assicurativo introdotto dalla legge Gelli-Bianco, la cui attuazione è stata demandata a fonti regolamentari di secondo livello, tra cui il decreto ministeriale 232/2023, destinato a entrare pienamente in vigore entro dicembre 2025. In tale contesto verranno evidenziate le principali criticità e le potenzialità di un sistema assicurativo ancora in fase di consolidamento.
Infine, l’analisi non potrà prescindere dal confronto con i più recenti progetti di riforma, che, pur nel tentativo di razionalizzare e semplificare la materia, rischiano di mettere in discussione alcuni delicati equilibri faticosamente raggiunti con la legge Gelli-Bianco.
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