LEGITTIMO IMPEDIMENTO: IL RICONOSCIMENTO DI UN DIRITTO DI CIVILTÀ VICINO ALL’APPROVAZIONE

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Con l’introduzione del disegno di legge n. 729, viene prevista nel procedimento civile la remissione in termini per l’avvocato in caso di impedimenti non imputabili, come malattie improvvise, infortuni, gravidanza o necessità di assistenza ai figli e ai familiari con disabilità o affetti da gravi patologie.

Inoltre, è prevista la possibilità di ottenere il rinvio delle udienze per cause di forza maggiore, tra cui malattia improvvisa, esigenze familiari urgenti e comprovate, garantendo così una maggiore tutela per i legali che si trovino in queste situazioni. Questo permette agli avvocati di conciliare meglio la loro vita professionale con responsabilità personali e familiari, senza compromettere il diritto alla difesa.

Il disegno di legge n. 729, approvato dal Senato il 18 settembre 2023, introduce modifiche significative in tema di legittimo impedimento del difensore, con l’obiettivo di ampliare le possibilità per gli avvocati di ottenere il rinvio delle udienze penali per motivi legati alla salute di figli o familiari. Questo provvedimento, promosso dalla Senatrice Erika Stefani, si dirige ora alla Camera per una seconda lettura, in attesa dell’approvazione definitiva.

In particolare, il disegno di legge prevede:

  1. Articolo 1: Introduce un nuovo comma all’articolo 153 del codice di procedura civile (c.p.c.), riconoscendo la remissione in termini per l’avvocato in caso di impedimenti non imputabili, come malattie improvvise o necessità familiari, escludendo il mandato congiunto.
  2. Articolo 2: Aggiunge un ulteriore comma all’articolo 81-bis delle disposizioni attuative del c.p.c., permettendo il rinvio delle udienze per assenze giustificate del difensore dovute a cause di forza maggiore, comprovate da certificazione.
  3. Articolo 3: Modifica il comma 5 dell’articolo 420-ter del codice di procedura penale (c.p.p.), estendendo l’istituto del legittimo impedimento nel processo penale, includendo motivi di salute di figli o familiari dell’avvocato come cause giustificate per l’assenza.

Il Consiglio Nazionale Forense ha accolto favorevolmente il provvedimento, definendolo un importante riconoscimento del diritto degli avvocati a conciliare la vita professionale con le necessità personali e familiari, senza compromettere il diritto alla difesa dei cittadini.

Anche l’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) ha manifestato soddisfazione, sottolineando come il disegno di legge rappresenti un passo avanti nella tutela dei diritti degli avvocati come individui, con particolare riferimento alla salute e alla genitorialità.

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(Per approfondimenti e consulenza) 

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