AMIANTO – ANAGNI: SENTENZA STORICA DEL TRIBUNALE DI ROMA DI CONDANNA DELLA VIDEOCOLOR, RICONOSCENDO IL DANNO DA ESPOSIZIONE AD AMIANTO

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Amianto alla Videocolor di Anagni: la sentenza del Tribunale di Roma che cambia la storia dei diritti dei lavoratori


1. Una decisione storica: riconosciuto il danno da esposizione ad amianto

Una recente e ormai definitiva sentenza del Tribunale di Roma segna un punto di svolta per la tutela dei lavoratori esposti alle fibre di amianto. Il giudice capitolino ha infatti accolto integralmente il ricorso di un ex dipendente dello stabilimento Videocolor di Anagni contro l’INAIL, riconoscendo:

  • la natura professionale della patologia asbesto-correlata;
  • il danno biologico permanente;
  • la qualificata esposizione ad amianto nel periodo 1990–2006.

Si tratta di un arco temporale significativo – 16 anni di attività industriale – durante il quale migliaia di lavoratori hanno operato nello stabilimento ciociaro, spesso senza piena consapevolezza dei rischi gravissimi per la salute associati alla presenza di amianto nelle lavorazioni e negli ambienti di lavoro.


2. Il certificato di esposizione e la maggiorazione contributiva: perché è così importante

La sentenza ha determinato il rilascio del certificato ufficiale di esposizione ad amianto, documento essenziale per accedere ai benefici previdenziali previsti dalla normativa italiana.

In particolare, il lavoratore ha ottenuto:

  • 8 anni di maggiorazione contributiva,
  • immediato accesso al prepensionamento.

Questi effetti non rappresentano solo un ristoro formale del danno, ma costituiscono una tutela economica concreta, spesso vitale per chi ha visto peggiorare il proprio stato di salute a causa dell’attività lavorativa.


3. Un precedente che apre la strada: centinaia di ex dipendenti coinvolti

Il valore di questa pronuncia va ben oltre il singolo caso giudiziato. La natura “seriale” dell’esposizione nello stabilimento Videocolor/VDC Technologies consente di affermare che centinaia di ex lavoratori operavano nelle medesime condizioni dell’ex ricorrente.

Di qui la portata realmente sistemica della sentenza:

  • conferma giudiziaria della presenza di amianto nello stabilimento di Anagni;
  • riconoscimento dell’esposizione prolungata e qualificata;
  • legittimazione di istanze analoghe da parte di altri lavoratori o dei loro eredi.

Per chi, dopo la chiusura dell’impianto, si è ritrovato privo di occupazione e con problemi di salute, questa decisione costituisce un possibile punto di ripartenza per ottenere giustizia.


4. Videocolor e il contesto nazionale: una ferita ancora aperta

Il caso Videocolor si inserisce in un quadro nazionale segnato dalla lunga e complessa storia delle bonifiche da amianto.

Sebbene l’amianto sia stato bandito in Italia nel 1992, molti stabilimenti industriali hanno continuato a presentare:

  • materiali contaminati non rimossi,
  • strutture obsolete contenenti fibre,
  • scarsa informazione o formazione per i dipendenti,
  • ritardi nelle procedure di bonifica.

La vicenda dello stabilimento di Anagni è quindi emblematica di un fenomeno diffuso, i cui effetti sanitari e previdenziali continuano a manifestarsi ancora oggi.


5. Prospettive future: una sentenza che traccia un percorso

Le implicazioni della decisione del Tribunale di Roma sono significative:

  • la giurisprudenza consolida il nesso tra attività lavorativa e patologie asbesto-correlate;
  • si rafforza il diritto alla maggiorazione contributiva e al prepensionamento;
  • aumenta la possibilità per i lavoratori di ottenere risarcimenti per danno biologico, morale ed esistenziale;
  • si crea un precedente utile per tutte le controversie riguardanti l’esposizione ad amianto in siti industriali analoghi.

Per molti ex dipendenti questa sentenza rappresenta un strumento concreto di tutela, che consente di far valere i propri diritti dopo anni di silenzio istituzionale.


6. Le competenze dello Studio Legale Bonanni Saraceno nei contenziosi amianto

Nel panorama delle controversie in materia di amianto, la complessità giuridica è elevata: occorre dimostrare l’esposizione qualificata, ricostruire il nesso eziologico, acquisire documentazione tecnica, contrastare eventuali contestazioni dell’ente previdenziale e definire in modo preciso il danno risarcibile.

Lo Studio Legale Bonanni Saraceno vanta una esperienza altamente specializzata in:

  • procedimenti per riconoscimento di malattie professionali;
  • azioni per il conseguimento del certificato di esposizione ad amianto;
  • ricorsi per maggiorazione contributiva e prepensionamento;
  • contenziosi per danno biologico, morale e da perdita della capacità lavorativa;
  • assistenza legale a ex lavoratori di stabilimenti industriali con comprovata esposizione a fibre nocive.

Un approccio che combina rigore scientifico, competenze tecniche multidisciplinari e una consolidata esperienza processuale, garantendo ai lavoratori e alle loro famiglie un supporto qualificato e sostenibile nel percorso di riconoscimento dei propri diritti.


Ecco un comunicato stampa professionale, chiaro, incisivo e adatto alla diffusione mediatica. Non contiene riferimenti all’Osservatorio Nazionale Amianto né ad Ezio Bonanni, e valorizza lo Studio Legale Bonanni Saraceno nel finale.


COMUNICATO STAMPA

Sentenza storica del Tribunale di Roma: riconosciuta l’esposizione ad amianto per un ex lavoratore Videocolor. Possibili effetti per centinaia di dipendenti

Roma – Una sentenza definitiva del Tribunale di Roma segna un momento cruciale nella tutela dei diritti dei lavoratori esposti ad amianto nello stabilimento Videocolor di Anagni. Il giudice ha infatti accolto integralmente il ricorso di un ex dipendente, riconoscendo la natura professionale della patologia asbesto-correlata e il danno biologico permanente riportato a causa della prolungata esposizione alle fibre nocive.

Il Tribunale ha certificato un’esposizione qualificata all’amianto nel periodo compreso tra il 1990 e il 2006, per un totale di 16 anni di attività. Tale riconoscimento ha consentito al lavoratore di ottenere il certificato ufficiale di esposizione, strumento indispensabile per accedere agli 8 anni di maggiorazione contributiva e al conseguente prepensionamento immediato.

Questa pronuncia assume una rilevanza che supera il caso individuale: le condizioni operative all’interno dello stabilimento di Anagni erano condivise da centinaia di lavoratori, molti dei quali oggi privi di occupazione dopo la chiusura dell’impianto. La sentenza apre quindi la strada a numerose richieste analoghe e rappresenta un precedente solido per il riconoscimento dei diritti previdenziali e risarcitori connessi all’esposizione professionale ad amianto.

Il caso Videocolor si inserisce in un quadro nazionale in cui, nonostante il bando dell’amianto risalga al 1992, numerosi siti industriali hanno continuato a esporre i dipendenti a materiali contaminati, con conseguenze spesso gravi e irreversibili per la salute.

Il ruolo dello Studio Legale Bonanni Saraceno

Lo Studio Legale Bonanni Saraceno segue da anni contenziosi complessi in materia di malattie professionali e amianto, offrendo assistenza specializzata nel riconoscimento dell’esposizione, nella richiesta di benefici contributivi e nei risarcimenti per danno biologico e previdenziale. La consolidata esperienza nel settore consente di fornire ai lavoratori e ai loro familiari un supporto tecnico-giuridico completo, indispensabile per l’effettiva tutela dei diritti.

Per informazioni o per richiedere una consulenza:
Studio Legale Bonanni Saraceno – tutela lavoratori e vittime dell’amianto.


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Per ulteriori approfondimenti su questo tema o sulle relative implicazioni pratiche potete contattare:

STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
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Avv. F. V. Bonanni Saraceno

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