
Vaccinazione: strumento essenziale nella lotta contro le malattie virali
La vaccinazione è uno dei principali strumenti di prevenzione contro le malattie virali, considerata, insieme agli antibiotici, tra le più importanti scoperte mediche. A seguito della pandemia da Covid-19, il tema della vaccinazione e dei relativi danni assume un rilievo centrale, soprattutto nel contesto delle decisioni legislative sull’obbligatorietà del vaccino anti-SARS-CoV-2.
Il dibattito pubblico evidenzia una frattura tra diverse posizioni:
• Pro-vax: favorevoli alla vaccinazione e alla sua obbligatorietà;
• Free-vax: favorevoli alla vaccinazione, ma contrari all’obbligatorietà;
• No-vax: contrari alla vaccinoterapia.
1. Introduzione
Un vaccino è un farmaco capace di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi per combattere microrganismi patogeni. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la vaccinazione sviluppa la memoria immunologica, permettendo al sistema di riconoscere agenti estranei e avviare una risposta immunitaria.
L’obiettivo principale delle vaccinazioni è il raggiungimento dell’immunità di gregge, che, secondo l’OMS, richiede una copertura del 95% della popolazione. Questo garantisce protezione anche a chi non può vaccinarsi.
2. Vaccinazioni obbligatorie, danno da vaccino e mezzi di tutela
2.1 Vaccinazioni obbligatorie
Le vaccinazioni obbligatorie si inseriscono in un quadro di tutela della salute collettiva e individuale. Tuttavia, non sono esenti da rischi: in rari casi, possono causare reazioni avverse permanenti.
In Italia, le vaccinazioni obbligatorie sono regolate dall’art. 32 della Costituzione, che bilancia la tutela della salute collettiva con i diritti individuali. Tra queste rientrano:
• Vaccinazioni per l’infanzia (antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, anti-epatite B);
• Vaccinazioni per categorie a rischio (antitubercolare, antitifica, antimeningococcica).
Dal Decreto Lorenzin (D.L. n. 73/2017), 10 vaccinazioni sono obbligatorie per i minorenni fino ai 16 anni, necessarie per l’iscrizione a scuola. L’obiettivo era contrastare il calo delle coperture vaccinali, scese sotto il 95% dal 2013.
2.2 Danno da vaccino e risarcimento
L’art. 32 della Costituzione sancisce che nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per legge, purché la misura non violi il rispetto della dignità umana. La Corte Costituzionale ha ribadito che:
1. Un trattamento obbligatorio deve tutelare sia la salute individuale che quella collettiva;
2. Eventuali danni gravi da vaccino devono essere risarciti dallo Stato;
3. La libertà individuale può essere limitata in nome della solidarietà sociale.
La sentenza n. 132/1992 della Corte Costituzionale ha stabilito che l’obbligatorietà dei vaccini non contrasta con la Costituzione.
2.3 Sentenza della Corte Costituzionale sul Decreto Lorenzin
Con la sentenza n. 5/2018, la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità del Decreto Lorenzin, che imponeva l’obbligatorietà vaccinale. La Corte ha sottolineato che:
• La tutela della salute pubblica può prevalere sull’autodeterminazione individuale;
• Le vaccinazioni obbligatorie sono giustificate per garantire l’immunità di gregge;
• Le misure statali devono basarsi su dati scientifici ed essere proporzionate alla situazione epidemiologica.
3. Il vaccino anti Covid-19 e il dibattito sull’obbligatorietà
La pandemia da SARS-CoV-2 ha riacceso il dibattito sull’obbligo vaccinale. Secondo la Costituzione, un trattamento sanitario obbligatorio è legittimo se:
1. È giustificato da evidenze scientifiche accertate da autorità sanitarie competenti;
2. Prevede misure di tutela per eventuali danni causati dal trattamento.
Il Decreto Covid (D.L. n. 44/2021) ha introdotto:
• Scudo penale per il personale sanitario nella somministrazione del vaccino;
• Obbligo vaccinale per operatori sanitari e categorie a rischio.
Il testo riassume le principali disposizioni normative introdotte in Italia per garantire il rispetto dell’obbligo vaccinale contro il SARS-CoV-2, specificando le categorie di lavoratori interessati, le modalità di verifica e le sanzioni previste in caso di inadempimento. Ecco una sintesi degli aspetti fondamentali:
1. Obbligo vaccinale per il personale sanitario
L’art. 4 del D.L. n. 44/2021 stabilisce che gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario sono obbligati a vaccinarsi contro il COVID-19 per esercitare la professione. L’obbligo comprende:
• Il ciclo vaccinale primario.
• La dose di richiamo (a partire dal 15 dicembre 2021).
Procedure e controlli
• Gli Ordini professionali, tramite le Federazioni nazionali, verificano il possesso del Green Pass rafforzato attraverso la piattaforma nazionale Digital Green Certificate (DGC).
• In caso di inadempienza, l’Ordine competente accerta la violazione e annota la sospensione nel relativo Albo professionale. La sospensione è immediata e ha natura dichiarativa, non disciplinare.
Esenzioni
Sono esentati dall’obbligo:
• Coloro che presentano condizioni cliniche certificate dal medico curante tali da rappresentare un rischio per la salute. In questi casi, la vaccinazione può essere omessa o differita.
2. Estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie di lavoratori
Con il D.L. n. 172/2021, dal 15 dicembre 2021, l’obbligo è stato esteso a:
• Personale scolastico.
• Operatori dei comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
• Personale delle strutture sociosanitarie.
• Dipendenti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile.
Conseguenze per il mancato adempimento
• La vaccinazione è requisito essenziale per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
• In caso di inosservanza, i lavoratori sono sospesi dalla retribuzione, ma mantengono il diritto alla conservazione del posto.
3. Obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni
Il D.L. n. 1/2022 ha introdotto, dal 15 febbraio al 15 giugno 2022, l’obbligo di possesso del Green Pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro per tutti i cittadini con età pari o superiore a 50 anni. Il Green Pass rafforzato si ottiene esclusivamente tramite:
• Vaccinazione.
• Guarigione dal COVID-19.
I test antigenici o molecolari non consentono di ottenere il Green Pass rafforzato.
Eccezioni e conseguenze
• L’obbligo non si applica in caso di documentate controindicazioni mediche.
• La violazione comporta assenza ingiustificata dal lavoro, sospensione della retribuzione, ma conservazione del posto di lavoro fino alla scadenza dell’obbligo.
Considerazioni generali
Tutte le misure sono finalizzate a:
• Garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle strutture sanitarie.
• Tutelare la salute pubblica.
• Ridurre la diffusione del virus SARS-CoV-2.
Conclusioni
Le vaccinazioni rappresentano un equilibrio tra tutela della salute pubblica e rispetto della libertà individuale. La normativa italiana e la giurisprudenza costituzionale confermano che l’obbligatorietà è legittima se giustificata da evidenze scientifiche e accompagnata da misure di protezione per i cittadini.
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