
Diminuzione delle pendenze in Corte di Cassazione
Nel settore civile, le pendenze in Corte di Cassazione sono diminuite del 7,8%, passando dai 94.759 procedimenti pendenti al 31 dicembre 2023 agli 87.380 al 31 dicembre 2024. Questo risultato è particolarmente significativo, considerando che, in due anni, le pendenze sono calate di oltre 17.000 unità. Per la prima volta, la Corte è tornata a una pendenza inferiore a quella del 2003.
Lo ha annunciato il Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, durante la Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, del Vicepresidente del CSM Fabio Pinelli e delle più alte cariche dello Stato. Cassano ha sottolineato che il risultato è stato raggiunto grazie a uno “sforzo generoso per definire l’arretrato e raggiungere gli obiettivi fissati dal PNRR”, nonostante le difficoltà causate dalle carenze di organico, e grazie al contributo della magistratura onoraria e del personale dell’Ufficio per il Processo.
Indici di performance nel settore civile
• Indice di ricambio: 128%.
• Disposition time: 944 giorni (riduzione del 27,5% rispetto ai 1.306 giorni del 2019).
Il Presidente Cassano ha evidenziato che questo risultato ha permesso di raggiungere, con 18 mesi di anticipo, l’obiettivo finale fissato a 976 giorni. Il traguardo è stato raggiunto nonostante la grave carenza di organico, con una scopertura del 19% tra i consiglieri e del 22% tra i presidenti di sezione.
Riduzione delle pendenze in ambito penale
Nel settore penale, le pendenze in Cassazione sono diminuite del 30,3%, passando da 15.038 al 31 dicembre 2023 a 10.488 al 31 dicembre 2024.
• Indice di ricambio: 111% (era 107% nel periodo precedente).
• Disposition time: 81 giorni (riduzione del 27,2% rispetto ai 111 giorni precedenti).
Cassano ha definito questi dati “straordinari”, evidenziando come il disposition time sia già inferiore ai 166 giorni previsti dal PNRR. Ha inoltre ricordato i risultati dei Tribunali e delle Corti d’Appello, citati recentemente dal Ministro Nordio nella Relazione annuale al Parlamento.
L’euforia dei diritti fondamentali
Secondo Cassano, viviamo un’“euforia” dei diritti fondamentali, con il rischio di proclamare nuovi diritti senza una chiara base giuridica. Ha citato esempi come i diritti alla qualità della vita, alla sicurezza e allo sviluppo, nonché diritti riferiti a specifiche categorie, come anziani, bambini e animali.
Il Presidente Cassano ha inoltre sottolineato i pericoli di una dilatazione della categoria dei diritti fondamentali senza la preventiva mediazione legislativa, che potrebbe attribuire impropriamente alla magistratura compiti di sintesi e armonizzazione.
Sicurezza sul lavoro: un problema irrisolto
Cassano ha definito “inaccettabile” il numero di infortuni sul lavoro, che nel 2024 hanno causato 1.000 vittime (+32 rispetto al 2023).
• Denunce di infortunio: 543.039 (+0,1% rispetto al 2023).
• Patologie professionali denunciate: 81.671 (+21,7%).
Tra le proposte avanzate, Cassano ha evidenziato la necessità di un riordino normativo, l’interoperabilità tra le banche dati degli enti preposti e una maggiore severità nelle sanzioni amministrative.
Responsabilità sociale delle imprese
Cassano ha sottolineato che le imprese devono integrare obiettivi non finanziari nelle proprie strategie, come tutela dell’ambiente, sicurezza dei lavoratori, equità retributiva e legalità. Questi principi sono centrali nel nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, che offre misure differenziate per gestire le difficoltà aziendali.
Violenza sulle donne
Nonostante il calo degli omicidi volontari (-8% nel 2024 rispetto al 2023), i dati sulla violenza contro le donne restano allarmanti:
• Omicidi in ambito familiare/affettivo: 151, di cui 96 con vittime donne.
• Reati spia: in aumento, tra cui maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale.
Cassano ha ribadito l’importanza di interventi mirati per contrastare questa “perdurante concezione della donna come oggetto di possesso”.
Le riforme e la magistratura
Il Ministro Nordio ha ribadito l’importanza dell’indipendenza della magistratura e ha sottolineato i progressi nella digitalizzazione del processo penale. Il Vicepresidente del CSM Fabio Pinelli ha invece evidenziato la necessità di riequilibrare il potere giudiziario e combattere le degenerazioni del correntismo.
*****************
Per ulteriori approfondimenti su questo tema o sulle implicazioni pratiche potete contattare:
STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
Piazza Mazzini, 27 – 00195 – Roma
Tel. +39 0673000227
Cell. +39 3469637341
@: avv.bonanni.saraceno@gmail.com
