
L’obbligo di pagamento del canone: Art. 1571 c.c.
L’inadempimento del conduttore nel contratto di locazione: profili giuridici e strumenti di tutela per il locatore
1. Premessa: la centralità delle obbligazioni principali
Il contratto di locazione non si esaurisce in un mero scambio formale tra godimento di un bene e corrispettivo, ma esprime una complessa trama di diritti e obblighi che si collocano nell’alveo dei principi generali di buona fede (art. 1175 c.c.), correttezza e proporzionalità (art. 1455 c.c.).
Il conduttore, nell’assumere la disponibilità materiale dell’immobile, non può sottrarsi al nucleo delle obbligazioni principali sancite dall’art. 1587 c.c.: prendere in consegna il bene, custodirlo e utilizzarlo diligentemente secondo la destinazione pattuita, corrispondere regolarmente il canone.
La violazione di tali obbligazioni non ha natura meramente formale, ma incide direttamente sull’interesse sostanziale del locatore, minandone l’utilità economica e giuridica del contratto.
2. Le obbligazioni principali del conduttore
Come chiarito dalla giurisprudenza (Corte d’Appello Venezia, sent. n. 1603/2022), le obbligazioni principali non si qualificano per grado di importanza rispetto ad altre, ma per il loro carattere essenziale: senza di esse la locazione non sarebbe configurabile.
- Consegna e custodia: con la consegna dell’immobile si determina una scissione tra proprietà e disponibilità materiale. Da quel momento, il conduttore risponde dei danni ai beni rientranti nella sua sfera di custodia, mentre il locatore resta responsabile delle strutture murarie e impiantistiche.
- Diligenza nell’uso: l’art. 1176 c.c. impone al conduttore una condotta conforme alla destinazione contrattuale. La Cassazione ha riconosciuto che anche il non uso dell’immobile può ledere l’interesse del locatore, in quanto compromette la conservazione del valore locativo del bene.
- Pagamento del canone: il versamento periodico del corrispettivo rappresenta il cuore sinallagmatico del rapporto. È ammessa la sospensione del pagamento solo se viene meno totalmente la controprestazione del locatore (Cass. civ., n. 261/2008).
3. Profili dell’inadempimento
L’inadempimento del conduttore si concretizza quando la sua condotta impedisce al locatore di conseguire l’utilità propria del contratto. Le ipotesi principali possono essere così schematizzate:
- Rifiuto di prendere in consegna il bene → grave inadempimento (art. 1455 c.c.);
- Uso difforme o abusivo (mutamento della destinazione d’uso, attività vietate, sublocazioni non consentite) → grave violazione, salvo gli effetti dell’art. 80 L. 392/1978;
- Morosità: per le locazioni abitative, il mancato pagamento protratto oltre 20 giorni o il mancato pagamento di oneri accessori per oltre due mensilità integra ipotesi di grave inadempimento (art. 5 L. 392/1978).
Inoltre, grava sul conduttore l’“obbligo di interpello”, cioè l’onere di avvisare tempestivamente il locatore di eventuali pericoli riconducibili a beni che restano nella sfera di custodia del proprietario.
La recente Cass. civ., n. 16113/2025 ha ribadito, con riferimento alla morosità emersa durante l’emergenza Covid-19, che non esiste un diritto potestativo giudiziale alla riduzione del canone: l’unico strumento resta la domanda di risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta.
4. Le clausole contrattuali come strumenti di prevenzione e gestione
Nella prospettiva del locatore, una redazione accorta del contratto rappresenta la principale forma di tutela. Gli strumenti negoziali più efficaci includono:
- Clausola risolutiva espressa (art. 1456 c.c.): consente la risoluzione di diritto in caso di inadempimenti specifici. Tuttavia, secondo Cass. civ., ord. n. 23287/2024, l’inadempimento deve essere effettivo; in caso contrario, l’avvalimento della clausola costituisce abuso del diritto.
- Clausola solve et repete: di natura vessatoria (artt. 1341 e 1342 c.c.), obbliga il conduttore ad adempiere comunque, rinviando ogni contestazione a un secondo momento giudiziale.
- Garanzie accessorie: il deposito cauzionale e le fideiussioni a prima richiesta completano il sistema di sicurezza per il locatore, consentendo una tutela patrimoniale immediata in caso di inadempimento.
5. Profili di consulenza giuridica per il locatore
Lo Studio Legale Bonanni Saraceno, sulla base della propria esperienza nel contenzioso civile e nella contrattualistica immobiliare, individua alcuni accorgimenti operativi per i locatori:
- Redazione personalizzata del contratto: evitare formulari standard, calibrando le clausole risolutive e le garanzie in base al bene locato, alla durata e al profilo del conduttore.
- Monitoraggio dell’adempimento: instaurare procedure di verifica costante dei pagamenti e dell’uso conforme dell’immobile.
- Gestione tempestiva della morosità: avvalersi subito dell’intimazione di sfratto per morosità, evitando che il debito si aggravi.
- Tutela preventiva del bene: inserire clausole che impongano obblighi informativi al conduttore, specie per immobili con impianti complessi o di pregio.
- Valutazione strategica dell’azione giudiziale: distinguere tra risoluzione contrattuale e richiesta risarcitoria, modulando la domanda in base alla gravità e alle conseguenze economiche dell’inadempimento.
6. Conclusioni
L’inadempimento del conduttore nel contratto di locazione si colloca in un delicato equilibrio tra la tutela dell’interesse economico del locatore e la salvaguardia dell’affidamento del conduttore. La giurisprudenza più recente conferma la necessità di un approccio sostanzialistico, fondato sui principi di buona fede e proporzionalità, che eviti abusi e rigidità.
Per i locatori, la strada maestra è quella di prevenire le patologie contrattuali mediante una redazione accurata del contratto, accompagnata da un’attività di monitoraggio e da un intervento tempestivo in caso di inadempimento. In questa prospettiva, il supporto di professionisti specializzati, come lo Studio Legale Bonanni Saraceno, rappresenta un valore aggiunto non solo in termini di contenzioso, ma soprattutto di strategia preventiva e consulenziale.
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