INNOVATIVA SENTENZA DELLE SS.UU: LEGITTIME LE NUOVE DOMANDE POSTE NELLA COMPARSA DI RISPOSTA DELL’OPPOSTO AL DECRETO INGIUNTIVO

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La sentenza n. 26727/2024 delle Sezioni Unite della Cassazione ha stabilito un importante principio riguardo alla possibilità di modifica della domanda nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. In sostanza, la Corte ha affermato che l’opposto ha la facoltà di proporre delle domande diverse rispetto a quelle formulate nella fase monitoria, anche in assenza di una domanda riconvenzionale da parte dell’opponente.

Fatti principali:

  • Nel caso specifico, una s.r.l. aveva ottenuto un decreto ingiuntivo per il pagamento di circa 800mila euro nei confronti dell’ASL di Viterbo e della Regione Lazio. Entrambi si opposero al decreto, portando a due cause separate.
  • Nelle loro difese, la s.r.l. non solo contestava l’opposizione, ma avanzava anche domande subordinate di indennizzo per danni e di accertamento di ingiustificato arricchimento, che il Tribunale rigettò per inammissibilità.

Decisione della Corte:

  • La Prima Sezione Civile ha sollevato la questione alle Sezioni Unite per chiarire se l’opposto potesse modificare la sua domanda originaria e quali fossero i limiti di tale modificazione.
  • Le Sezioni Unite hanno affermato che le domande alternative possono essere ammesse se fondate sullo stesso interesse della domanda originale. Questa modifica deve avvenire nella comparsa di risposta e non può essere riservata fino a fasi successive del processo.

Riflessioni:

  • La sentenza mette in evidenza la funzione del giudizio di opposizione, concepito come un momento in cui il convenuto ha possibilità di difesa, inclusa la proposizione di domande alternative. Tale approccio favorisce la parità delle parti e il corretto svolgimento del processo.
  • È stato sottolineato che l’evoluzione del thema decidendum non deve comportare l’introduzione di elementi estranei o irrilevanti. La Corte ha ribadito la necessità di mantenere la causa agile e concentrata sugli aspetti rilevanti.

In sintesi, questa pronuncia rappresenta un’importante evoluzione del diritto processuale civile, confermando la possibilità di una difesa dinamica nel contesto dell’opposizione a decreto ingiuntivo, così come l’importanza del rispetto dei principi di correttezza e parità tra le parti nel processo.

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