CONCORDATO IN CONTINUITÀ: MAGGIORE CELERITÀ DEI PROCESSI DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE SECONDO IL CORRETTIVO TER

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Il decreto correttivo del Codice della crisi (Dlgs 136/2024) introduce significative modifiche alle procedure di concordato in continuità, con l’obiettivo di accelerare e rendere più sicuri i processi di ristrutturazione aziendale. Le nuove norme mirano a preservare i valori aziendali e a distinguere chiaramente i piani di concordato in continuità da quelli di liquidazione, confermando l’assimilazione tra continuità indiretta e diretta.

Innovazioni Principali

  1. Semplificazione delle operazioni straordinarie:
  • Concentrazione dell’approvazione di fusioni, scissioni e trasformazioni nel procedimento di omologa.
  • I creditori possono presentare le loro opposizioni durante questa fase.
  1. Modifiche statutarie automatiche:
  • La sentenza di omologa ora prevede automaticamente le modifiche statutarie necessarie, come aumenti di capitale o variazioni nella struttura societaria, riducendo l’onere delle assemblee straordinarie.
  1. Flessibilità del piano di concordato:
  • Il nuovo articolo 118-bis permette modifiche al piano anche dopo l’omologazione, a condizione che siano approvate dal tribunale.
  1. Regolamentazione della liquidazione:
  • L’introduzione dell’articolo 114-bis stabilisce diritti e doveri dei liquidatori nell’ambito dei piani in continuità, con pubblicità e trasparenza nella gestione delle vendite.
  1. Supporto del commissario giudiziale:
  • Il commissario può supportare i debitori e i creditori nelle negoziazioni delle modifiche al piano, migliorando così la cooperazione tra le parti.
  1. Norme sulle classi obbligatorie:
  • Introduzione di soglie specifiche per la classificazione dei creditori chirografari, semplificando la struttura delle classi in caso di concordato.

Regole Operative

  • Omologazione trasversale: Opportunità per il debitore di richiedere l’omologazione entro una settimana dalle votazioni.
  • Cessione di beni non strategici: Il piano può prevedere la vendita di beni superflui anche in un contesto di continuità aziendale, rafforzando la flessibilità operativa.
  • Condizioni di mercato nella liquidazione: La vendita dei beni deve essere effettuata attraverso il mercato, valorizzando la trasparenza.

Conclusioni

Il Dlgs 136/2024 rappresenta un importante passo avanti nel processo di ristrutturazione delle aziende in difficoltà, semplificando le procedure e promuovendo una maggior cooperazione tra le varie parti interessate nel concordato in continuità. Questi cambiamenti sono volti a garantire una gestione più efficiente delle crisi d’impresa, consentendo alle aziende di preservare i propri valori e di attuare piani di ristrutturazione più agili e mirati.

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(Per approfondimenti e consulenza) 

STUDIO LEGALE BONANNI SARACENO
Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno
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